Niente stop alla coop Alpina, i sindacati preparano 36 ore di scioperi
Il Consiglio di Stato ha rigettato la sospensiva chiesta da Sea. I lavoratori temono che la cooperativa bergamasca porti lavoro precario e minori garanzie: "La mobilitazione non si ferma"

Anche il Consiglio di Stato, dopo il Tar della Lombardia, rifiuta la richiesta di sospensiva d’urgenza – presentata da Sea – dell’autorizzazione ad operare concessa da ENAC Malpensa ad Alpina.
È un’ulteriore tappa della contrapposizione che vede da un lato la cooperativa Alpina (arrivata a Malpensa “al traino” di Ryanair, come subappaltatore delle attività di handling), dall’altro i lavoratori e le sigle sindacali. Alpina rivendica il diritto di lavorare come subappaltatore, il fronte contrario teme che la coop si porti dietro lavoro precario e minori garanzie. E anche Sea si è mossa per “congelare” l’ingresso della cooperativa, in nome della pace sociale – un equilibrio fragile, dopo il salvataggio di Sea Handling divenuta Airport Handling – da mantenere.
Ora: il tribunale amministrativo – nei due gradi – per ora ha solo rigettato la sospensiva, senza entrare nel merito, che riguarda in ogni caso la correttezza amministrativa dei passaggi. In ogni caso il fronte dei sindacati ha preso male la cosa e invoca invece quella che sembra più una decisione politica che blocchi l’ingresso di Alpina: «Evidentemente la tensione sociale sugli scali, il rischio per l’incolumità dei dipendenti AGS/Alpina dove – sottolineano i sindacati – non si rispetta la safety e la sicurezza del volo, non sono elementi sufficienti perché lo Stato intervenga. A questo punto, visto il comportamento della Direzione Aeroportuale ENAC di Malpensa che prima si impegna a non concedere nuovi subappalti e poi autorizza Alpina, dell’Ispettorato del Lavoro territoriale, che non procede al sopralluogo richiesto dalle Organizzazioni Sindacali per smascherare l’utilizzo di personale Alpina da parte di AGS durante la sospensiva, della Prefettura che ignora gli allarmi lanciati dal Sindacato e la situazione di complessivo disfacimento degli aeroporti italiani, ci chiediamo: a cosa serve un ente di controllo che non controlla?»
I sindacati lamentano anzi di essere diventati «gli unici soggetti sotto accusa formale da parte dello Stato» in questa vicenda. Riferimento alle agitazioni del 1° agosto 2017, su cui la Commissione di Garanzia sullo Sciopero ha aperta un’inchiesta. «Si tratta, ricordiamolo, della stessa Commissione che ha ignorato le denunce fatte per il comportamento illegittimo di AGS / Alpina, ma che è scattata prontamente quando ad essere perseguiti sono i lavoratori e i tutti i loro rappresentanti. Siamo al paradosso».
La mobilitazione non si ferma» assicurano con una nota tutti i sindacati (dai confederali agli autonomi, alle sigle di base). I lavoratori annunciano di aver attivato «una procedura per un pacchetto di 36 ore di sciopero dell’intero sistema aeroportuale lombardo» (Handling, Catering, Compagnie Aeree, Controllori del Volo), «senza escludere la rottura delle relazioni industriali con tutte le aziende».
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