Gianni detto Benzina, «Io so perché si chiamava così»

Ermenegildo Buttarelli, classe 1938, racconta un piccolo segreto. Riguarda il soprannome del suo migliore amico di gioventù, recentemente scomparso

Avarie

Chi è capace di lasciare il segno mai se ne andrà.

E così la notizia della morte di Gianluigi Lamastro ha prodotto grande dispiacere, soprattutto per tutti quelli che l’hanno conosciuto come il “Benzina”.

Così capita che il vecchio amico del cuore voglia dire la sua su di un piccolo mistero legato al mitico soprannome di questa persona su cui sono state fatte congetture e ipotesi.

Ma, appunto, c’è chi conosce la verità.

«Al principio degli anni Cinquanta a Varese venne posizionato uno dei primi distributori di carburante. Era proprio all’inizio di viale Belforte. E indovinate un po’ chi fu il primo garzone? Proprio lui, Gianluigi Lamastro, subito ribattezzato dal quartiere come “il Benzina”».

A raccontare dei tempi passati e oramai lontani è Ermenegildo Buttarelli, classe 1938, nato un anno dopo il grande amico di gioventù, con cui condivise non solo quegli anni duri, appena finita la guerra, ma anche l’adolescenza di un Paese pian piano rinascente.
Ci si ingegnava un po’ alla giornata specialmente nelle famiglie numerose come quelle del Benzina, che aveva due fratelli e due sorelle.

«Era capace di fare tutto: il valigiaio, il calzolaio, al calzaturificio di Varese, e in età già adulta volle cambiare completamente professione per diventare infermiere al pronto soccorso di Varese. Anche qui, tra barelle e malati il Benzina spopolava a tal punto da diventare subito il boss dell’ospedale: a sentirlo parlare sembrava lui il primario», continua a raccontare l’amico e vicino di casa di via Walder.

«Ricordo che da giovane c’è stato un momento in cui si era appassionato per il teatro, e frequentava infatti la compagnia della famiglia Rame che per un certo periodo è stata anche qui a Biumo. Benzina sapeva guidare, e li portava in giro per serate e spettacoli, e in alcune occasioni si era improvvisato tecnico delle luci, e perfino attore».

Poi – ed è qui che ha lasciato un segno nel cuore di quanti l’hanno conosciuto – la passione per la Croce Rossa, dove le sue qualità umane ancora oggi sono vive.

Così è nato il mito del Benzina.

Anche tu puoi sostenere la nascita di Materia, la nuova sede di VareseNews.

Scopri come aderire, aiutaci e diventa parte di un nuovo sogno.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

Un giornale è come un amico, non sempre sei tu a sceglierlo ma una volta che c’è ti sarà fedele. Ogni giorno leali verso le idee di tutti, sostenete il nostro lavoro.

Pubblicato il 09 Marzo 2018
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.