Al cinema la storia di Numa Tempesta
Marco Giallini torna sul grande schermo diretto da Daniele Luchetti. Peter Landesman è sceneggiatore e regista de The Silent Man mentre Rupert Everett esordisce alla regia con The happy prince
Daniele Luchetti dirige Io sono Tempesta, al cinema da giovedì 12 aprile. Marco Giallini è Numa Tempesta, broker che gestisce un investimento di oltre un miliardo di euro e vive in un albergo di sua proprietà, pieno di camere vuote in cui però non riesce a dormire, a causa dell’ansia che lo tormenta.
Riconosciuto colpevole per una vecchia storia di evasione fiscale, finisce condannato ad una pena particolare: un anno di volontariato in un centro d’accoglienza. Qui Numa incontrerà Bruno (Elio Germano), un padre disperato con figlio a carico che ha perso tutto in seguito a un grosso problema finanziario. In un contesto senza scrupoli, riuscirà a crescere un’amicizia disinteressata?
Peter Landesman è sceneggiatore e regista de The Silent Man, tratto dalla storia vera di Mark Felt (Liam Neeson), il vice-direttore dell’FBI che fu la fonte anonima dello scandalo Watergate. Rimasto sempre nell’ombra, ammise solo nel 2005 durante un’intervista a Vanity Fair il ruolo di «Gola profonda» ricoperto negli anni 70. Il caso Watergate viene così affrontato da una prospettiva del tutto nuova, quella di un uomo che sacrificò la propria carriera per rendere pubbliche le informazioni in suo possesso.
Rupert Everett esordisce alla regia con The happy prince, al cinema dal 12 aprile. Il film racconta gli ultimi anni di Oscar Wilde (interpretato dallo stesso Everett). Esiliato a Parigi, stanco e malato, il grande scrittore è reduce da un periodo di detenzione per omosessualità e ripercorre la sua notevole carriera. Il titolo è un omaggio a una raccolta di racconti per ragazzi pubblicata da Wilde nel 1888. Nella pellicola, presentata al Sundance Festival prima e al Festival di Berlino poi, recita anche Colin Firth.
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