Nidi e micro nidi, pronta la legge regionale
Il progetto di legge sarà presentato giovedì in Giunta. È stato anticipato oggi dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana
“Iniziative a favore dei minori che frequentano nidi e micro nidi”. Così si intitola il progetto di legge, che sarà presentato giovedì in Giunta, anticipato stamane in una conferenza stampa dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e dall’assessore Politiche per la famiglia, genitorialità e pari opportunità Silvia Piani.
Si tratta di linee di intervento per sensibilizzare, prevenire, formare e informare operatori e famiglie, finanziate con 150.000 euro all’anno per il 2018 e il 2019, e con 300.000 euro per il 2019 e altrettanti per il 2020 per quanti vorranno installare, in via sperimentale e su base volontaria, dei sistemi di videosorveglianza.
«E’ un intervento importante – dice Fontana – che va nella direzione di prevenire. Purtroppo negli ultimi anni abbiamo assistito impotenti a molte situazioni che hanno coinvolto famiglie e strutture educative chiamate a introdurre i bambini alla vita sociale e a favorire la conciliazione tra vita e lavoro delle donne. Una delega importante che ho affidato all’assessore Piani. La fatica a scoprire e a riconoscere le difficoltà dei minori e i sintomi del disagio hanno mosso il
doveroso impegno di Regione Lombardia a sostenere questa iniziativa che vede in prima linea anche il Consiglio Regionale, che ringrazio per la preziosa collaborazione, a dimostrazione della loro grande sensibilità. Sono certo che consigliere e consiglieri sapranno valorizzarla nel proseguimento dell’iter».
«I nidi e micro nidi – spiega l’assessore Piani – sono un luogo vitali per la crescita e lo sviluppo dei piccoli, oltre che uno strumento di conciliazione delle esigenze familiari con l’attività lavorativa, come ha ricordato il presidente Fontana.
Bambini e adolescenti sono persone titolari di diritti che gli adulti hanno il dovere di promuovere, rispettare e tutelare (Convenzione ONU 20 novembre 1989, ratificata dalla legge 176/1991). Ci siamo mossi proprio perché le situazione di
maltrattamento, ancorche´ isolate, siamo convinti che vadano contrastate e prevenute con adeguati provvedimenti».
«Quello che ci proponiamo – chiarisce l’assessore – è individuare precocemente i segnali di disagio o di maltrattamento. Ma per ottenere questo occorre favorire lo scambio di informazioni e promuovere protocolli che impegnino organismi pubblici e privati a lavorare in rete. Per questo abbiamo affidato alle Ats, che hanno già competenze specifiche, l’aspetto formativo. Ma vogliamo aiutare anche a definire e divulgare buone prassi in tema di corretta gestione delle segnalazioni di condotte inappropriate e assicurare l’assistenza ai minori vittime e alle famiglie».
Per seguire questo intervento e offrire maggiori tutele e garanzie verrà costituita una Consulta regionale ad hoc, presieduta dallo stesso assessore, che avra’ compiti consultivi e propositivi. Ne fanno parte il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, il responsabile della protezione dei dati di Regione Lombardia, rappresentanti di Ats, Asst, Anci e direzioni regionali in materia di politiche sociali, sociosanitarie,
istruzione e formazione.
«Vi potranno partecipare, previa intesa – aggiunge l’assessore -, anche i rappresentanti del Tribunale per i minorenni e della Prefettura di Milano che abbiamo incontrato, come tutti gli altri, nella fase istruttoria e che hanno dato il loro supporto all’iniziativa».
«I sindacati con i quali abbiamo avuto diversi incontri preliminari – conclude Silvia Piani – sanno quanto siamo attenti e apprezziamo il ruolo e il lavoro che svolgono gli operatori. La nostra proposta, che intende mettere a disposizione sistemi di video sorveglianza a circuito chiuso, da installare lo ripeto su base volontaria, va nella direzione di aiutare a fare emergere qualcosa che al momento non è noto. Sull’uso che ci interessa e sulle finalità abbiamo dato loro ampie assicurazioni. Infine non mi resta che associarmi al presidente Fontana nel ringraziamento ai Gruppi di maggioranza per la disponibilità e la pazienza che hanno dimostrato finora e per il lavoro che vorranno fare per aiutare minori, famiglie e operatori a vivere in questi ambiti con più consapevolezza e maggiore serenità»
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