Vergiate 2030 attacca Uniti per Vergiate: “Una lancia senza la punta”
La lista guidata da Romano Balzarini esprime le sue perplessità riguardo programma e candidato sindaco della squadra di Daniele Parrino

A pochi giorni dalle elezioni del 3-4 ottobre, i civici di Vergiate 2030 guidati dal candidato sindaco Romano Balzarini attaccano Uniti per Vergiate, portando sul tavolo le loro perplessità riguardo al programma presentato e al candidato sindaco Daniele Parrino.
«Il sindaco Leorato – commenta nell’ultimo comunicato la lista di Balzarini – ha lasciato un segno profondo a Vergiate. Il suo stile di guida, così diretto, a volte rude, comunicativo, molto presenzialista, un po’ da “uomo solo al comando”, è anche piaciuto a molti vergiatesi, ma è finita qui. Il potenziale successore, Parrino, non ci sembra affatto della stessa pasta. Anche se pretende di essere una specie di “gemello siamese” del Leorato: peccato che l’attuale sindaco Leorato non è nemmeno candidato al Consiglio comunale».
«La rinnovata squadra degli Uniti – afferma Vergiate 2030 – è sicuramente stata costruita con molta attenzione, perizia tipica di una sede di partito (del PD, ricordiamolo) robusta e ben rodata, con la presenza di indubbie qualità. Ci sembra però come una “forte lancia” a cui manca proprio una punta affilata».
Le critiche al programma
«Secondo il programma degli Uniti – aggiunge Vergiate 2030 -, l’area vicino alla caserma dei carabinieri a Vergiate dovrebbe ospitare due importanti progetti: la proposta di un nuovo “teatro”, di cui abbiamo già valutato l’inutilità essendoci in via Locatelli e al Villaggio del Fanciullo due realtà già presenti, ma anche una “nuova area sportiva” proposta nel medesimo posto: area che non pensiamo dovrebbe occupare poco spazio. C’è una bella confusione tra i progetti dell’attuale amministrazione e i sogni di chi vorrebbe guidare la prossima? Noi abbiamo proposto come progetto di punta un nuovo plesso scolastico che unisca medie ed elementari: progetto molto ambizioso, da pensare sul decennio indubbiamente, lo diciamo con la massima onestà. Ma almeno ci pare un progetto che Vergiate vorrebbe veramente avere».
«Leggiamo poi – continua la lista di Balzarini – un lungo elenco di opere pubbliche che sembra impressionare, ma leggendo bene per lo più si riduce a sistemazioni di ordinaria amministrazione o su progetti altrui (ANAS o sulle strade provinciali o con altri Comuni), di marciapiedi e acque meteoriche. Noi abbiamo proposto qualcosa di più concreto e funzionale: i collegamenti ciclabili tra il centro e le sue frazioni; le aree sportive da aumentare; lo spunto del turismo escursionistico sostenibile, curando però diversamente quello che già abbiamo: la rete di sentieri nei nostri bellissimi boschi».
«Anche sui servizi rivolti ai giovani – prosegue Vergiate 2030 – abbiamo fatto una proposta molto concreta, utilizzando meglio un patrimonio immobiliare già esistente in paese; per gli anziani abbiamo sviluppato idee fattibili lato assistenza per le fragilità e migliorando la socialità ad esempio con gli orti pubblici, creando anche una nuovo modo di scambio conoscenze tra le generazioni, implementando la collaborazione tra Comune e cittadini con il numero verde ed un ben diverso approccio della Polizia locale».
«Nel programma degli Uniti – conclude Vergiate 2030 – troviamo anche una pesante ammissione di inerzia: proporre solo ora e per il futuro di installare “strumenti tecnologici per sanzionare i mezzi pesanti che passano nelle aree vietate a tale transito (centro di Vergiate, via Corgeno…)” ci fa dire: ma perché non è stato fatto niente prima? Dato che è un grave problema che tutti vedono da anni, che noi stessi stiamo denunciando e nonostante i divieti espliciti non si è stati capaci di risolvere? Noi almeno abbiamo proposto una soluzione a lungo termine più ambiziosa ma radicale e non solo punitiva: dare una valida alternativa ai mezzi pesanti indicandogli una sola via di transito, attorno al paese, che esiste già, ma avrebbe bisogno per essere utilizzabile al meglio di un’unica opera: l’allargamento del ponte sotto la ferrovia presso il Tiro a segno/ex discarica. Anche la vicina Leonardo ne beneficerebbe molto e pensiamo che potrebbe anche sostenere il progetto. Nell’attesa bisogna certo pensare a telecamere di controllo targhe per sanzionare più efficacemente».
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