Il 17 febbraio 1993 usciva il primo numero di Narcomafie
Nel 2019 dal progetto Narcomafie è nata lavialibera, il bimestrale che porta avanti una tradizione ormai trentennale

Il 17 febbraio 1993 usciva il primo numero di Narcomafie, rivista fondata dal Gruppo Abele con l’intento di fare informazione su mafie, criminalità e droghe, ma anche su dipendenze, povertà e marginalità: “Non una rivista per addetti ai lavori, ma uno strumento a disposizione delle molte realtà che da anni lavorano, nell’ambito del sociale, dei movimenti pacifisti e delle associazioni ambientaliste, per produrre cultura di solidarietà e di impegno”, scriveva Luigi Ciotti nel primo editoriale. Lavialibera è figlia di questa storia.
Il progetto vedeva la luce pochi mesi dopo le stragi di Capaci e di via D’Amelio e precedeva di pochi anni la costituzione di Libera. “Proprio il giorno in cui Borsellino se n’è andato, eravamo a Palermo per discutere un testo per le scuole sulla criminalità organizzata”, ricordava Ciotti durante un incontro di presentazione.
Dopo uno scambio di vedute con Gian Carlo Caselli, Livio Pepino, Ezio Mauro, Santo Della Volpe e Filippo Gentiloni nasceva l’idea di “creare uno strumento che potesse arrivare alla gente, in edicola. Sembrava folle, ma nel gruppo di follia ce n’è parecchia e quindi abbiamo colto la sfida di un mensile di informazione, riflessione e documentazione“.
Nel 2019 dal progetto Narcomafie è nata lavialibera, il bimestrale che porta avanti una tradizione ormai trentennale.
QUI L’EDITORIALE DI DON LUIGI CIOTTI PER I 30 ANNI DALL’USCITA DEL PRIMO NUMERO DI NARCOMAFIE
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