Bonomi: “Abbiamo limitato le perdite, ora lo sviluppo”

Il numero uno di Sea commenta il piano indutriale e spiega gli obbietivi dell'ente che gestisce gli scali milanesi

«Il consuntivo 2007 ha visto un traffico di sistema di 33,6 milioni, mentre al 2008 scenderanno a 28,8». Ha aperto così il presidente di Sea Giuseppe Bonomi presentando alla stampa il piano industriale 2008-2016. Il traffico su Malpensa, ha precisato Bonomi, sarà di 18,8 milioni di passeggeri nel 2008. Il manager, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha inoltre sottolineato che per Alitalia si è registrato un calo da 11,4 a 4,1 milioni. Il piano prevede al 2015 un traffico di 42 milioni di passeggeri nel caso si trovasse un hub carrier in sostituzione di Alitalia e di 38,3 milioni nel caso di un modello di grande aeroporto internazionale, ovvero senza un solo vettore di riferimento. Il sistema di aeroporti milanesi gestito da Sea nel mezzo della crisi ha perso circa 4,8 milioni di passeggeri. Bonomi ha anche aggiunto che «il piano non prevede un ritorno di Alitalia anzi, si basa proprio sull’uscita di Alitalia. Il piano sarà sottoposto a continui aggiornamenti. Se ci sarà un nuovo piano industriale di Alitalia lo valuteremo, per ora non c’è – ha detto Bonomi -. Siamo riusciti a limitare le perdite, grazie all’incremento di altri vettori tradizionali, all’aumento della presenza di easyJet e alla tenuta del comparto low cost». Nell’ottica di un ritorno ad avere un vettore di riferimento, Sea corteggia Lufthansa: «C’è già ha un accordo strategico ma – ha aggiunto Bonomi -, c’è anche un’opzione B: nessun vettore a sostituire Alitalia e creare invece un grande aeroporto internazionale sul modello di Barcellona e Berlino con una rete di collegamenti a breve e medio raggio. Il piano prevede due fasi: una centrata sul recupero di traffico (a oggi degli 886 movimenti dismessi con l’addio di Alitalia ne sono stati recuperati 473) e la seconda a partire dal 2010 di sviluppo con un piano di investimenti fino a 1,4 miliardi di euro nell’orizzonte del piano. Con un nuovo hub carrier a sostituire Alitalia, prevediamo di recuperare il traffico in 3 anni e di arrivare al 2015 con un traffico di 42 milioni di passeggeri e una crescita media annua del margine operativo lordo del 4,5 per cento. Alternativamente servirà più tempo, cinque anni per recuperare il traffico perso, e le previsioni al 2015 sono di 38,3 milioni di passeggeri e una crescita media annua del mol al 2,3 per cento».

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Pubblicato il 17 Luglio 2008
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