Prima uscita ufficiale del centro sinistra

Un convegno dibattito apre le danze della campagna elettorale del centro sinistra. Domani sera appuntamento al Museo del Tessile

Prima importante uscita del centro sinistra per la campagna elettorale. Domani sera, 23 febbraio,  alle ore 21 presso la Sala Convegni del Museo del Tessile di Busto Arsizio, l’on. Besostri, i consiglieri regionali del Centrosinistra della provincia di Varese,  Maria Pellegatta del PdCI i sindaci Canziani (Lonate) e Frigoli (Castellanza) parteciperanno a un convegno-dibattito.
L’appuntamento segue la conferenza stampa dove i coordinatori politici del collegio 6 di Varese, quello di Busto Arsizio, hanno presentato ufficialmente la posizione del Centrosinistra per la prossima sfida elettorale: Maurizio Maggioni per i DS, Alessandro Berteotti per il PPI, Giovanni Devastato per lo SDI, Norberto Furiani per i Democratici oltre al presidente provinciale UDEUR, Bruno Catania. 

I rappresentanti politici hanno voluto affermare a chiare lettere a tutti coloro i quali ancora nutrissero dei dubbi che il Centrosinistra nel collegio di Busto Arsizio è vivo e vitale e che si presenta a questa campagna elettorale agguerrito e convinto di riuscire a raggiungere un ottimo risultato. Le argomentazioni di questa sicurezza sono molteplici: la convinzione di avere avuto un governo che ha lavorato molto bene, avendo raggiunto in questi cinque anni di governo risultati d’eccellenza, quali l’entrata a pieno titolo nell’Euro e nell’Europa, la crescita dell’occupazione, buoni tassi di crescita dell’economia e dell’industria, la riduzione del debito pubblico e, più recentemente, una finanziaria che ha ridato soldi ai cittadini.

Il problema dichiarato è che finora non si sia riusciti a far percepire tutto questo agli italiani in modo concreto, ma si sa che chi è impegnato nell’azione di governo non ha molto tempo per fare "marketing", mentre la cosa riesce meglio a chi sta all’opposizione.

Sul piano locale è stato dato largo spazio a Malpensa, presentata come il più grande investimento di questo governo sul piano infrastrutturale, ma che risulta gestito in modo talora farsesco da SEA e Regione Lombardia. Che dire del recente caos natalizio, dei cronici ritardi nei voli, del problema della sicurezza sul lavoro, dello sviluppo economico e della crescita occupazionale che non c’è stata? Ed ancora: oltre 5.000 miliardi messi a disposizione dal Governo in tema di opere complementari ferroviarie e stradali (la Boffalora-Malpensa, la Pedemontana, il collegamento ferroviario con le FS ed il proseguimento delle Nord da Saronno verso Seregno e Bergamo, oltre all’annoso nodo di Castellanza). La legge regionale 10 non sta dando i frutti attesi, dimostrandosi solo una pastoia burocratica. Intanto la zona soffre per il traffico aumentato e per il grave problema del rumore, per la valutazione d’impatto ambientale che non si concretizza, per l’uso e l’abuso del territorio e delle risorse fuori dal progetto iniziale. Busto Arsizio lamenta sempre l’assenza della fermata del Malpensa Express (a proposito, che fine ha fatto la navetta "elettorale" promessa un anno fa?).

Un piccolo accenno alla polemica del Polo sui candidati bustocchi: gli attuali rappresentanti (Tomassini e Tosolini) vengono infatti da fuori (Tradate e Gallarate). Berteotti ha ricordato che i collegi sono stati voluti relativamente piccoli dalla legge elettorale perché la gente potesse valutare i candidati personalmente, per cui la comunicazione sarà capillare e diretta, coinvolgente. Infine, su Malpensa i rappresentanti locali del centrosinistra da anni sostengono l’idea della pista inclinata di otto gradi rispetto agli attuali assi, che ora sembra essere apprezzata dalla commissione tecnica del Politecnico di Milano, per ridurre il rumore e aumentare la qualità della vita.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Febbraio 2001
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