Processo Cazacu, il gup scioglie la riserva sull’ammissione della parte civile

Ammesse come parte civile nel processo le figlie di Ion Cazacu e i sindacati Cgil e Cisl. Respinta la richiesta del Comune di Gallarate

Il gup Olimpia Bossi ha sciolto la riserva circa le richieste di costituzione di parte avanzate nell’udienza preliminare del primo marzo scorso. In quella prima udienza la moglie dell’ingegnere romeno ucciso, Nicoleta Cazacu, aveva rinunciato a costituirsi parte civile, mentre avevano chiesto di essere ammessi Cgil e Cisl, rappresentati dall’avvocato Michele Mariani, il comune di Gallarate, rappresentato dall’avvocato Silvio Baggiano, e le figlie della vittima Alina e Fiorina, in rappresentanza delle quali si era presentata in aula la madre. Olimpia Bossi ha deciso di accogliere la richiesta di Cgil e Cisl, e delle figlie. Respinta invece quella del Comune di Gallarate. 

La prima udienza dibattimentale si svolgerà il 19 marzo. A Cosimo Iannece è stato concesso il rito abbreviato. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Marzo 2001
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