Antenne Wind: la parola all’opposizione

Sulla vicenda raccolte oramai più di 800 firme. In un comunicato precisazione da parte dell'opposizione consiliare che ricostruisce l'intera vicenda

Riceviamo e pubblichiamo

Di fronte al proliferare di comunicati stampa in gran parte lontani dalla realtà dei fatti, il gruppo di minoranza in consiglio comunale ritiene opportuno precisare che le proprie posizioni sono quelle descritte in questa nota informativa.
Cronistoria dei fatti:
Il tutto inizia, non già il 21 giugno, ma ai primi di maggio, quando il gruppo di minoranza nota nell’elenco degli atti adottati in via d’urgenza dalla giunta paglia il 2/05/01 un titolo poco chiaro e chiede copia dell’atto deliberativo, scoprendo che la giunta Paglia ha deliberato:
1- di approvare la bozza di contratto di locazione con Siemens Information and Comunication Network S.p.A. con sede a Milano;
2- di dare mandato al responsabile del servizio ad espletare tutti gli atti necessari e conseguenti al perfezionamento del procedimento;
3- di introitare il canone annuo di 25 milioni al cap.870 cod.3020870 del Bilancio di previsione 2001;
4 – di dare atto che vengono rispettati i disposti di cui all’art.125 del Decreto legislativo 18.08.2000 n°267;
5- successivamente la G.M., a votazione unanime, delibera di rendere il presente atto immediatamente esecutivo ai sensi della legge.

Da altri atti comunali il gruppo di minoranza scopre gli antefatti e ciò che il 15/12/00 il sindaco di Cuveglio aveva ricevuto la richiesta della ditta Interbau s.r.l. per il posizionamento di una stazione radio-base per conto di Wind offrendo al comune un canone di 16 milioni per l’affitto dello stabile.
C’è da presumere  (dal momento che non esistono atti comunali scritti a riguardo) che la stessa ditta abbia predisposto la bozza di quel contratto, il quale costituisce il classico esempio di contratto capestro per il comune, ed infatti, solo per citarne alcuni passaggi:
– il comune si vincola non per i 9 anni citati nel contratto bensì per 18
– la ditta ha facoltà di effettuare scavi per l’appoggio dei cavi, posare inferriate, reti ecc, senza la preventiva autorizzazione comunale (in compenso però la stessa ditta si impegna a garantire  – cioè concede – l’accesso esistente al serbatoio ai tecnici comunali);
– la stessa ditta è già autorizzata a richiedere le varie autorizzazioni occorrenti e, qualora fosse necessario il comune si impegna a richiedere in via diretta a favore della ditta.

Allarmato dalla leggerezza dimostrata dalla giunta Paglia, che ha agito senza tenere nel minimo conto la tutela della salute ed ancor meno la tutela del pubblico interesse, l’11/06 il gruppo di minoranza chiede l’annullamento immediato di quell’atto e la convocazione urgente del consiglio comunale per discutere sulla regolamentazione relativa agli impianti di telefonia mobile sul territorio comunale.
Il 21/06 il sindaco è obbligato a convocare il consiglio comunale per pronunciarsi sull’annullamento della delibera di giunta 2/05 e sulla disponibilità della maggioranza ad elaborare una regolamentazione in materia che garantisca prioritariamente la salute dei cittadini; ma il consiglio respinge tutte e due le proposte del gruppo di minoranza.
A seguito di ciò, il gruppo di minoranza ha ritenuto doveroso informare la cittadinanza dei fatti con un apposito comunicato "la salute dei cittadini di Cuveglio è meno importante di un ncontratto di 25 milioni".
Quasi in contemporanea anche un gruppo di 4 medici di base di Cuveglio forniva un’analoga informazione rilevando la pericolosità tumorale di tali impianti.
Successivamente il sindaco Paglia, negando palesemente i propri atti ed impegni presi con la delibera del 2705/01, con un primo comunicato affermava che "nessun accordo è stato preso dal comune di Cuveglio in merito alla possibilità di porre nel proprio territorio comunale un’antenna Wind", mentre con un secondo scaricava le proprie responsabilità sul direttore dell’ARPA, che non rilascia autorizzazioni ma solo pareri tecnici a seguito dei quali è il sindaco a decidere se concedere o meno l’autorizzazione.
Anche le informazioni date dai medici cuvegliesi nel comunicato del 14/7 "parole ancora più chiare", che pure sono condivisibili nella parte in cui coincidono con le iniziative assunte  dal gruppo di minoranza, non lo sono invece nelle parti in cui non rivolgono analoga attenzione agli impianti esistenti; infatti il gruppo di minoranza ritiene che devono essere conosciute e misurate tutte le fonti di inquinamento non solo elettromagnetico, ma anche elettrico già esistenti.

In conclusione, le posizioni del gruppo di minoranza sono quelle che si concretizzano nel contenuto della petizione promossa in questo mese di luglio presso la cittadinanza con la quale si chiede:

– alla giunta comunale l’immediato ritiro, annullamento o revoca del provvedimento del 2/5/01, che sostituisce un pericoloso precedente vincolante per il comune

– al sindaco di richiedere la misurazione, da parte dell’autorità sanitaria pubblica (ARPA o ASL) degli attuali livelli di inquinamento elettromagnetico del territorio comunale nelle varie zone abitate

– al consiglio comunale di procedere alla regolamentazione della materia, assicurando prioritariamente la tutela della salute e della sicurezza dei cittadini.
La volontà manifestata recentemente dal sindaco Paglia di porre rimedio alle malefatte amministrative fin qui scriteriatamente portate avanti potrà essere misurata solo dalle risposte che verranno date, da parte dei tre organi amministrativi, ai quesiti che la petizione popolare loro rivolge direttamente.

Il gruppo di Minoranza
Romeo Ciglia
Giuseppe Manzoni
Christian Carminati
Ivano Carminati

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Luglio 2001
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