Malpensa paga i rimborsi per il flop di Natale
La società di gestione ha raggiunto un accord con alcune compagnie: 350mila lire per ogni passeggero
Alla fine la Sea pagherà i rimborsi per il flop del Natale scorso. Sono 4.200 le persone che hanno fatto domanda. La società che gestisce gli scali di Malpensa e Linate ha trovato un accordo con le compagnie aeree, circa una ventina, per rifondere una cifra fortettaria che si aggirerebbe intorno alle 350mila lire a persona. Ritardi, notti a Malpensa, mancanza di informazioni, rabbia, tutto compreso insomma.
Le lettere di rimborso saranno inviate alle compagnie aeree che provvederanno a inoltrarle ai richiedenti. Per il presidente della Sea, Giorgio Fossa, si tratta di un gesto innovativo di disponibilità nei confornti dei clienti. La paralisi dell’aeroporto di Malpensa avvenne lo scorso 24 dicembre. Lo scalo rimase bloccato a causa della neve, i voli cancellati, e i passeggeri non poterono muoversi dai terminal. La mancanza di informazione provocò una serie di proteste molto accese che segnarono una pagina nera per l’immagine dei trasporti italiani nel mondo. Negli ultimi mesi le richieste di risarcimento sono state sostenute dalle associazioni dei consumatori, che in più occasioni hanno ricordato la promessa fatta dal presidente Fossa all’indomani del flop natalizio: se abbiamo sbagliato risarciremo. La trattativa é stata conclusa con la Ibar, l’associazione che raggruppa le compagnie aeree in Italia. Per quanto riguarda Alitalia, invece, la compagnia di bandiera provvederà autonomamente ai rimborsi. Qualche dificoltà in più con i charter. "Abbiamo raggiunto un’intesa con Volare Group – spiega Massimo Baravelli, responsabile comunicazione e immagine di Sea – mentre con Lauda Air restano delle divergenze". Lauda Air, secondo Sea, vorrebbe ottenere una serie di rimborsi sui mancati voli, oltre a quelli legati ai passeggeri, mentre la società di gestione vorrebbe dividere le due questioni, contestando alcuni degli addebiti mossi dalla compagnia austriaca. |
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