La minoranza sceglie il silenzio per protestare

Sotto accusa il nuovo regolamento del consiglio comunale. L’opposizione: "riduce a comparse il nostro ruolo". La maggioranza: "non riteniamo sia così drastico"

Consiglio comunale piuttosto anomalo quello svoltosi ieri sera nella sala della scuola Aldo Moro: otto punti all’ordine del giorno che normalmente avrebbero portato ad accese discussioni, soprattutto per quanto riguardava l’approvazione del piano di diritto allo studio; alle dieci e un quarto invece era già finito tutto. All’inizio non si capiva bene cosa fosse successo: di solito non si riusciva mai a finire prima dell’una di notte. Prima della votazione dell’ultimo punto, la risposta è arrivata. Il consigliere di minoranza Luciano Porro di Costruiamo Saronno Insieme ha preso la parola a nome di tutto il centrosinistra: "Come vi sarete accorti seduta odierna i consiglieri comunali del centrosinistra si sono astenuti da ogni dibattito sui vari punti: in questo modo abbiamo scelto il silenzio per rispondere alle sconcertanti modalità con cui questa amministrazione conducono le sedute dei consigli comunali".

Nel discorso di Porro è stato anche chiaro il riferimento all’approvazione, durante il consiglio di settimana scorsa, del nuovo regolamento del consiglio comunale: secondo l’opposizione infatti, come poi ha spiegato il consigliere comunale di minoranza Marco Strada di rifondazione comunista "Ci siamo uniti alla coalizione del centrosinistra per protestare contro le modifiche apportate al regolamento del consiglio comunale: è un tentativo della maggioranza di riperimetrare gli spazi di discussione della minoranza, un graduale svuotamento del ruolo delle minoranze. Senza allarmismi, esprimiamo grande preoccupazione nei confronti di questo regolamento che riduce a comparse il ruolo delle opposizioni". "Detto ciò, per non far perdere ulteriore tempo" ha concluso sarcasticamente Porro "confermiamo il nostro impegno nei prossimi consigli comunali ad intervenire argomentando le nostre posizioni, siano essere favorevoli o contrarie alle delibere presentate, tutto questo nel rispetto del regolamento del consiglio comunale".

"Sono dichiarazioni che abbondano di aggettivi" ha risposto subito il sindaco Pierluigi Gilli: "sono discorsi che sento fare ripetutamente dopo il 13 maggio 2001: ho l’impressione che parte dell’opposizione viva in maniera drammatica e autoflagellante una situazione che non conosceva da molto tempo e che adesso ci provi quasi gusto a sentirsi vittima. Ma voglio sottolineare che a nessuno è mai stato impedito e mai sarà impedito di parlare. Non riteniamo che il regolamento sia così drastico". Secondo il presidente del consiglio comunale Dario Lucano "non capisco perché la minoranza se la prenda per il nuovo regolamento, anche perché durante le commissioni, purtroppo, ha brillato molto l’assenza dei consiglieri di opposizione".

Il nuovo regolamento comunale cambia principalmente in tre punti. Le mozioni sono state spostate alla fine senza limiti di tempo di discussioni, ma non potranno essere più presentati argomenti che non riguardino la vita amministrativa della città. É stato costituito l’ufficio di presidenza del consiglio comunale e una commissione composta da 3 consiglieri di maggioranza e 3 di minoranza più il presidente (tale ufficio deciderà quali mozioni saranno portate in consiglio e quali saranno i punti da discutere); il tempo di esposizione dei consiglieri viene ridotto a 5 minuti (dagli 8 precedenti), ma l’ufficio di presidenza, a seconda dell’argomento, potrà decidere preventivamente se dedicare più spazio all’argomento. "Vi è maggior agio per il presentatore della mozione e minor agio per discussioni che non hanno molto senso sull’argomento della mozione" spiega Lucano: "La minoranza non capisce che è molto agevolata da questo regolamento".

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Pubblicato il 28 Settembre 2001
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