Turista brasiliana violentata da due immigrati albanesi

Era ospite di un camping, arrestati i presunti aggressori

Una giovane turista brasiliana in vacanza a Ispra è stata sequestrata e violentata da alcuni albanesi: è rimasta in balìa dei suoi aguzzini per una notte prima di essere "scaricata"; nell’ultimo fine settimana due dei responsabili di questo brutale atto di violenza sono stati arrestati mentre le indagini stanno cercando di identificare altri che avrebbero partecipato all’azione. La ragazza cher ha appena 17 anni era arrivata sul lago Magiore, dove vivono alcuni suoi connazionali, per un periodo di vacanza; aveva trovato alloggio in un bungalow al camping internazionale di Ispra; durante le ferie aveva fatto conoscenza con un giovane albanese, Deshamir Shaqja, che vive in un paesino nei pressi di Novara. Quello che sembrava un comune corteggiamento estivo si tramuta però in un incubo; una sera Deshamir si presenta al campegio con due connazionale, carica a forza la giovane brasiliana in auto e scappa a fari spenti. L’episodio viene subito notato da un dipendente del campeggio, che lo segnala alle forze dell’ordine. Ma la macchina con i tre albanesi e l’ostaggio scappa in direzione di Novara; qui Deshamir e i complici giungono in un appartamento, la vittima viene malmenata costretta a spogliarsi e violentata dall’albanese (i due complici non partecipano a questo ultimo orrendo atto). Di più: Shaqja minaccia di prendersi il passaporto della ragazza, le fa capire di essere in contatto col mondo della prostituzione e solo al mattino successivo riporta la minorenne a Ispra ordinandole di non dire niente. Sulle prime la brasiliana obbedisce ma anche in seguito alla segnalazione del testimone la verità viene presto a galla e la minorenne racconta tutto fornendo particolari molto dettagliati sull’accaduto. Al colmo della sfrontatezza, inoltre Deshamir Shaqja si rifà vedere al camping isprese, viene riconosciuto e immediatamente arrestato. Gli inquirenti compiono un sopralluogo nella sua abitazione in Piemonte, la vittima riconosce i luoghi in cui è stata violentata e riconosce anche una persone presenti nella casa la notte degli orrori: è uno zio di Deshamir, si chiama Beshkim Jonuzi e anch’egli viene arrestati. Le responsabilità dei due sono ora al vaglio del sostituto procuratore Anna Giorgetti che formulerà le accuse a loro carico-

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Pubblicato il 11 Settembre 2001
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