La nuova stagione di Confcooperative

Chi pensava di trovare poca partecipazione o toni dimessi è stato nettamente smentito. La cooperazione, malgrado un clima non certo favorevole, è viva più che mai. L’assemblea annuale della Confcooperative ne è stato un perfetto esempio. L’incontro al collegio De Filippi ha visto la partecipazione di un centinaio di persone in rappresentanza di tante altre cooperative della provincia. Una giornata di lavoro che è andata ben al di là del semplice esame di routine del bilancio annuale. Si sono affrontate diverse questioni tra cui il rilancio della confederazione. Il presidente Luigi Giromini ha subito presentato Nicola Abalsamo, il nuovo direttore in carica dal 3 settembre scorso. La relazione di Giromini non è stata solo di tipo contabile. Ha lasciato questo ruolo a Giovanni Grieco, ex direttore e ora consulente delle cooperative. Il presidente ha tracciato gli obiettivi fissandone priorità e bisogni. In vista un prossimo cambio di sede per garantire maggiore accoglienza ai soci, ma non solo questo. Malgrado un’età media dei partecipanti piuttosto alta, elemento però che è anche un attaccamento ai valori della cooperazione, Giromini ha puntato il dito sulla necessità di dare una svolta al lavoro della Confederazione. Occorre una maggiore partecipazione delle cooperative socie. Partecipazione anche all’attività dei servizi che sta crescendo e che potrà  portare grandi vantaggi alle singole cooperative. Un esempio diretto di questa nuova azione è l’avvio della collaborazione con la compagnia di assicurazione Assimoco. Da gennaio prenderà il via questo servizio con l’assunzione part time di una segretaria. Giromini ha poi presentato le varie convenzioni con diverse realtà economiche della provincia e con istituti di credito. "Dobbiamo dare grande importanza al marketing perché ci potrà dare un grande sviluppo". In questa direzione si è mossa anche la decisione di dotarsi di uno staff di lavoro e di un sito internet.
Nel pomeriggio si è dedicato molto spazio a presentare varie proposte e a discutere sulle novità che si introdurranno con l’euro. Nella mattinata, grazie alla collaborazione con la Camera di commercio, si erano raccolti i dati per ottenere i documenti per la firma digitale.