«Maroni, non toccare l’articolo 18!»

La posizione della Cisl Ticino Olona sui possibili provvedimenti del Governo in tema di licenziamenti

«Maroni, non toccare l’articolo 18!» E’ molto fermo il richiamo della CISL Ticino Olona al Ministro del lavoro. «La proposta di "delega" è un grave errore » ribadisce il Segretario generale Luigi Maffezzoli «Sui temi del mercato del lavoro bisogna discutere, non imporre diktat. Il governo nelle scorse settimane ha presentato un documento articolato che si proponeva di riordinare l’intera materia, il libro bianco» precisa il sindacalista. «Un progetto ambizioso, condivisibile nelle finalità, meno su alcuni contenuti.» Secondo Maffezzoli è decisamente da respingere l’ipotesi di una contrattazione individuale, in deroga dal contratto nazionale. «Azienda e singolo lavoratore non sono sullo stesso piano» spiega «di fronte ad un pericolo di licenziamento o pur di farsi assumere un dipendente potrebbe accettare una riduzione delle tutele contrattuali o della retribuzione, ma in questo modo la contrattazione collettiva verrebbe messa in discussione alla radice.» Critiche di Maffezzoli anche alle proposte, contenute nella legge delega, di contratti "a chiamata" o "su progetto" Tutti negativi i contenuti del libro bianco? «No» afferma deciso il sindacalista «l’obiettivo di aumentare il tasso di occupazione ai livelli europei è condivisibile. Non si può pensare di raggiungerlo, però, soltanto con la flessibilità. Bisogna agire con più decisione sulla formazione continua e creando condizioni più favorevoli per lo sviluppo al sud e anche riprendendo la discussione sulla riduzione dell’orario di lavoro e sul part time.» Disponibilità al confronto da parte della CISL anche sui temi della democrazia economica e su quello della riforma dei livelli di contrattazione. «Nel nostro congresso abbiamo ribadito l’esigenza di un rafforzamento della contrattazione decentrata, senza mettere in discussione il contratto nazionale. Purtroppo la discussione nel merito è ferma, anche per le rigidità presenti nello stesso movimento sindacale.»

«Non si può presentare alle parti sociali un progetto così ampio e complesso e pretendere che venga discusso in quindici giorni» conclude il segretario della CISL dell’Alto Milanese «La legge delega rischia di interrompere traumaticamente ogni confronto. L’Articolo 18, per noi, non è un tema di discussione perché non riguarda la flessibilità bensì i diritti individuali. Non accetteremo mai che venga tolto al lavoratore il diritto a difendersi di fronte ad un licenziamento ingiusto.» Secondo Maffezzoli, va invece sviluppato lo strumento dell’arbitrato volontario «Ma senza derogare dai contratti e dalle leggi, come sembra proporre Maroni. Esempi positivi già ne esistono, nel settore del commercio o con le piccole aziende della Confapi.»

I temi del lavoro e della previdenza saranno all’ordine del giorno del consiglio generale della CISL territoriale, a cui parteciperà il Segretario Nazionale Sergio Betti, che si terrà all’Aloisianum di Gallarate il giorno 26, dalle ore 14 alle ore 18. «Verrà ribadita la linea dell’organizzazione» chiarisce Maffezzoli «e la volontà ad opporci con le forme di lotta necessarie alla libertà di licenziamento. Ma ribadiremo anche che sui temi del mercato del lavoro e della formazione è ora di riavviare la concertazione territoriale con le organizzazioni imprenditoriali.»

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Pubblicato il 21 Novembre 2001
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