Da Carpi la sfida all’economia capitalistica
Breve storia della cooperativa CMB
"A Carpi non c’è niente che si muova senza che la CMB non partecipi". Potrebbe suonare solo come uno slogan, ma per il laborioso centro del modenese la cooperativa muratori e braccianti rappresenta davvero un patrimonio di valore assoluto.
Siamo alle soglie di quasi un secolo di storia e nel 1976, data di fusione delle due cooperative, venne dato alla stampa un libro sulla storia di quei settantadue anni di vicende. Il 27 novembre 1904 davanti al notaio Giuseppe Rossi si fonda la cooperativa Braccianti del comune di Carpi e di Villa Limidi. Trentacinque lavoratori decidono di riunirsi per "eseguire in cooperazione lavori di bracciantato". La durata della società è fissata in 99 anni e il capitale sociale è costituito da azioni di 24 lire ciascuna. Quattro anni dopo, il 15 agosto 1908 tredici lavoratori si ritrovano davanti allo stesso notaio per fondare la cooperativa di muratori. Le due cooperative resteranno divise fino al 1976, anno di fusione e della nascita ufficiale di quella che oggi è una delle più grandi aziende di costruzioni presenti in Italia.
La CMB ha la sua sede centrale a Carpi e due sedi operative a Milano e Roma. La cooperativa raggruppa oggi circa 650 lavoratori, ma non ha mai smesso di operare secondo un forte principio di cooperazione. Ha una struttura aziendale molto professionale, ma con definiti elementi di democrazia interna. Ogni divisione ha una propria assemblea dei soci, in cui si elegge un amministratore, che siede poi anche nel consiglio di amministrazione della cooperativa. Le divisioni coltivano lavori su base territoriale, ma insieme affrontano i lavori più complessi.
In questi anni, oltre a migliaia di abitazioni, sono molte le opere pubbliche realizzate. Basta pensare alla stazione Termini di Roma, al teatro Dalverme di Milano, al sopralzo del Gaetano Pini, alla sede della Pirelli alla Bicocca, fino alla nuova sede del quotidiano economico della Confindustria.
La CMB ha così raggiunto nel bilancio del Duemila i quasi cinquecento miliardi di volume d’affari.
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