Donne a Palazzo Estense
Dal 1946 ad oggi la presenza femminile sui banchi del Consiglio comunale varesino è stata debole
L’8 marzo è dedicato alla donna, ma è il giorno del massimo possibile di ipocrisia da parte dei maschietti che si abbandonano a elogi, ringraziamenti e promesse destinati a durare quanto il tradizionale mazzolino di mimose simbolo della ricorrenza.
Dopo anni di speranze e di qualche progresso , la donna anche in campo internazionale è di nuovo messa in un angolo. L’arretramento più vistoso è sul fronte politico – amministrativo e lo si sta constatando anche a Varese, dove in vista delle elezioni di maggio poco o nulla si sente sul coinvolgimento delle donne, sugli spazi da affidare loro.
In attesa di auspicabili novità Varesenews ripercorre sinteticamente le tappe della presenza femminile nel cuore della più importante istituzione cittadina, il consiglio comunale.
Una presenza iniziatasi nel 1951 con Maria Letizia Lonati, una pediatra che non continuò l’esperienza politica a Palazzo Estense, cosa che hanno invece fatto molte altre donne, in particolare Ester Miglierina , attiva dal 1956 al 1975 e quindi ben piazzata, assieme ad altri colleghi, per anzianità di servizio alle spalle di Mario Ossola, di Umberto Zavattari e Battista Brunati in consiglio comunale il primo dal 1946 al 1980, gli altri due dal 1946 al 1975.
Ester Miglerina, che compirà 91 anni il prossimo 10 aprile ed è in buona forma, ha lasciato uno splendido ricordò di sé perché ha dato molto alla nostra comunità ed ha avuto rapporti trasparenti con tutti, in particolare anche con le avversarie, ma lei le chiama amiche, che stavano all’opposizione
E’ stata la Democrazia Cristiana a portare per prima le donne in Consiglio comunale e per anni la rappresentanti dello scudo crociato sono rimaste sole: il PCI solo nel 1970 decise di porre fine allo.. strapotere degli uomini con Ivanne Trebbi Aloardi, in seguito si rifece con più presenze.
Al tavolo della Giunta è stato comunque il sindaco leghista Raimondo Fassa a far sedere per la prima volta rappresentanti del presunto sesso debole come Mirella Baratelli e Maria Rosa Madera. Ed è stato ancora un sindaco leghista, Aldo Fumagalli, a nominare la dottoressa Bottelli vice sindaco.
Le donne di Palazzo Estense hanno dato apprezzabili contributi alla crescita della città: non valorizzarle al prossimo turno elettorale sarebbe un ulteriore segnale di involuzione di un mondo politico in notevole difficoltà. E che del buon senso, della tenacia, della sensibilità delle donne davvero ha urgente necessità
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Dino Soldavini su Stefania Bardelli lancia il Movimento Angelo Vidoletti e punta alle elezioni di Varese
Cattivik su Per dieci giorni a Varese chiusa via Ca' Bassa, la strada tra via Peschiera e Cantello
GrandeFratello su Massimo Da Rin a 360 gradi: "Serve più cinismo sotto porta e con l'uomo in più. Lavoriamo su tanti aspetti per migliorare"
principe.rosso su L’estrema destra in piazza a Gallarate contro l’immigrazione: “Gallarate è nostra e ci appartiene”
Felice su Urbanistica e PGT, nuovo scontro tra Police e la Maggioranza sul nuovo supermercato a Cassano Magnago
Emilio Corrao su Balli e abbracci: il flash mob di Cocquio Trevisago per dire “no“ alla violenza di genere






Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.