Mettere Ra.di.ci. per combattere il disagio giovanile

Il progetto è nato da uno studio effettuato su quattro mila studenti e dal quale nata l’idea di costituire un “contenitore” che faccia interagire tutte le realtà per giovani presenti sul territorio

È quasi tutto pronto per il via ufficiale al progetto Ra.di.ci, "ragazzi di città". Si tratta di un progetto molto ambizioso dell’amministrazione comunale, promosso e organizzato dall’assessorato alla qualità della vita congiuntamente all’assessorato dei servizi alla persona. L’iniziativa è rivolta al mondo giovanile con lo scopo di affrontare, e combattere, quel disagio dei ragazzi di cui tanto si parla. Ra.di.ci sarà un grosso contenitore nel quale si vogliono far convergere, oltre alle istituzioni pubbliche come l’Asl, le scuole e il Comune, anche tutte le associazioni presenti sul territorio che operano per i giovani. «Insieme a tutte queste realtà abbiamo deciso di costituire questo contenitore che si vuole porre come momento di confronto e aiuto – spiega l’assessore ai servizi sociali Luciano Cairati – dove possano emergere determinate problematiche, che possano trovare nell’ente pubblico una soluzione o almeno essere affrontate».

Il progetto nasce da uno studio promosso dalla scorsa amministrazione. In tale studio, durato due anni, erano stati intervistati circa quattro mila ragazzi di cui ne sono stati presi a campione circa 1029 residenti nel saronnese. Questo studio era mirato a capire meglio le cause del cosiddetto “disagio giovanile” che colpisce la maggior parte dei ragazzi tra i 12-13 e i 18-19 anni. Ra.di.ci vuole così essere una realtà che interagisca con tutte le altre realtà presenti sul territorio per questi ragazzi; un vero e proprio contenitore che coordini le azioni sul territorio. (nella foto: Luciano Cairati)

«Non saranno i ragazzi a dover venire da noi, ma per la prima volta saremo noi ad andare da loro» prosegue Cairati. Ed è proprio su queste filosofia che, nonostante sia stata istituita una sede fissa nel centro polivalente di via Amendola, è stata costituita una equipe di persone che durante la settimana si reca in tutte le scuole superiori del saronnese. L’equipe è composta da una psicologa e alcuni educatori, in più in ogni scuola è stato istituita la figura di un insegnante che funzionerà da referente. Il servizio è già attivo dall’inizio dell’anno scolastico e, secondo l’assessore, i ragazzi sono molto soddisfatti. Infatti gli studenti (e non) si possono rivolgere a questa equipe anche al centro, ma non solo con argomenti definiti: i ragazzi possono parlare di tutto, da idee a curiosità, passando anche dai problemi “di cuore”.

L’equipe è un piccolo tassello del contenitore Ra.di.ci. Nel progetto possono rientrare anche tutte le associazioni che hanno delle proposte per i ragazzi. Molte lo stanno già facendo e il progetto sta prendendo corpo piano piano. Presto vi sarà la presentazione ufficiale. Secondo l’assessore Cairati «l’obiettivo è quello di esplorare il "disagio giovanile". Tutti ne parlano, ma nessuno sa cos’è e come affrontarlo. È la condizione in cui un giovane si viene a trovare in un dato momento della propria vita. Noi vogliamo esplorare questa situazione e arrivare a quante più soluzioni possibili che ne rimuovano le cause. Il Comune sta solo insegnando a camminare al progetto Ra.di.ci., ma si tratta di un progetto che si autoalimenta e che ben presto speriamo potrà andare avanti da solo».


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Pubblicato il 15 Marzo 2002
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