Busto saluta Giannina Tosi

Una vita al servizio della comunità iniziata nel 1943 quando non ancora diciassettenne si trovò nelle file della Resistenza al nazifascismo

Inizierà dalla chiesetta di Sant’Anna, alle ore 14 il saluto a Giannina Tosi. Dal Tempio Civico, dalla casa della memoria bustese. A due passi dal Palazzo Comunale, che per oltre 25 anni l’ha vista protagonista nel ruolo di consigliere per l’opposizione a tenace difesa dei servizi per i cittadini, dalla scuola agli asili nido, alle problematiche dell’assistenza agli anziani. Una vita di disponibilità e d’attenzione spesa sin dalla giovanissima età a favore degli altri. Una vita di servizio iniziata nel 1943 quando non ancora diciassettenne si trovò nelle file della Resistenza al nazifascismo, perché altri potessero continuare ad avere il dato di libertà politica come cemento ad ogni futuro progetto di società.

Staffetta partigiana dal 1943 al 1945 si è saputa ritagliare uno spazio testimoniale nella memoria collettiva proprio per queste doti d’umanità e disponibilità che l’hanno contraddistinta. Un impegno quasi anonimo, una sorte di eroismo della quotidianità nel quale molte donne furono coinvolte durante la lotta partigiana e che per Giannina fu un andare tra Somarate e Oleggio, tra Ferno e Mezzomerico o su,su fin alle valli dell’Ossola per portare notizie, viveri, ordini per le azioni della resistenza o giovani che, dopo l’otto settembre, renitenti alla leva entravano in clandestinità nel movimento resistenziale.

Azioni animate dal semplice fare contro quelle sopraffazioni, quel sopruso, quel misconoscere le normali ed elementari norme della convivenza civile di cui quello Stato-padrone si era largamente animato. Così, nella quotidianità di quel semplice fare, di quel andare per chilometri e chilometri in bicicletta, Giannina e le tante donne della Resistenza hanno saputo tenere alta la sacralità della persona e gli inviolabili diritti alla vita, alla libertà, alla dignità.

A fine guerra si sposa con Antonio Ielmini, il comandante Fagno e continua nella sua semplicità la vita di sempre, operaia tessile e militante. Dal 1964, nei banchi del Consiglio Comunale di Busto Arsizio prosegue con tenacia quell’impegno civico a favore degli anziani e delle nuove generazioni centrando la sua azione politica con atti concreti per migliorare i servizi scolastici, nelle scuole materne e negli asili nido e sollecitando attenzione verso le problematiche della terza età e del volontariato.

Problemi semplici, legati ad un fare per gli altri, legati ad un bisogno di vera umanità. Nel 1991 viene nominata cittadina benemerita, precedentemente le era stato assegnato il premio della bontà. Giannina Tosi e la storia resistenziale, se pur esibiti in posizioni diverse per la complessità dei gruppi d’azione che vi hanno partecipato, hanno saputo trasmettere valori di libertà e di uguaglianza, di dignità e di umanità. La città, con questo ricordarLa a partire dal Tempio Civico la saluta così come uno di quei segni essenziali e preziosi per la crescita, in libertà, dell’intera comunità locale.

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Pubblicato il 02 Aprile 2002
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