Ex dipendente si scaglia con la propria auto contro la ditta

Assunto tramite una cooperativa, l'uomo voleva chiedere spiegazioni in merito al proprio licenziamento, avvenuto dopo una serie di ammonimenti da parte della direzione

Aveva chiesto un colloquio con la direzione e, stufo di aspettare, si è scagliato con la propria Alfa 155 contro la portineria della Bennet s.p.a. È accaduto sabato pomeriggio intorno alle 15 e protagonista della vicenda è stato il 27enne italiano P.A., assunto come spedizioniere tramite una cooperativa di lavoro interinale e recentemente licenziato dopo una serie di ammonimenti da parte della direzione.

P.A. si è così recato sabato pomeriggio presso la portineria della Bennet chiedendo udienza con il direttore e con il responsabile legale della cooperativa. Le due guardie giurate della portineria gli hanno detto di aspettare. Dopo un po’ il ragazzo ha preso la propria auto e si è scagliato contro un Tir parcheggiato poco lontano. Non contento, l’uomo ha puntato l’Alfa 75 contro la portineria, facendo rischiare grosso alle due guardie che per fortuna ne sono uscite illese. La portineria è stata distrutta, l’auto non è ripartita e P.A., rimasto anch’egli miracolosamente illeso, è sceso con le proprie gambe, si è avviato verso la portineria e ha iniziato a prendere a schiaffi una guardia, minacciando l’altra.

Di lì a poco l’intervento dei carabinieri. Gli uomini dell’arma hanno costretto l’uomo a calmarsi, che tra l’altro aveva anche ingoiato un anello, probabilmente dalla rabbia. Per la guardia malmenata sono poi stati prescritti una serie di esami medici, ma non dovrebbe essere nulla di grave. P.A. è così stato arrestato e accusato di danneggiamento aggravato e lesioni personali. Al momento dell’arresto ha motivato il proprio gesto dichiarando che voleva solamente chiedere spiegazioni per il licenziamento. Secondo le ricostruzioni, P.A. era stato licenziato in seguito a diverse ammonizioni da parte della direzione. Ammonizioni avvenute in seguito a insulti nei confronti della ragazza di un collega. Attualmente il ragazzo si trova nel carcere di Busto Arsizio.  


Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Aprile 2002
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