Stop all’installazione selvaggia di paraboliche sui balconi

Approvato il regolamento per l’installazione delle antenne per ricevitori satellitari; dove possibile dovranno essere posizionate sui tetti e dello stesso colore della copertura

Un regolamento per controllare l’installazione di paraboliche su balconi e tetti. Il singolare provvedimento è stato preso dal comune di Castiglione Olona che nell’ultimo consiglio comunale ha approvato un regolamento per l’ubicazione e l’installazione di antenne per ricevitori satellitari. Il regolamento di undici punti è stato proposto dal consigliere delegato all’urbanistica Marino Battaglin. La decisione si è resa necessaria non tanto per l’elettrosmog, tra l’altro inesistente in questo caso, quanto per una pura questione estetica per il rinomato paese conosciuto anche come “l’isola di Toscana in Lombardia”.

«Recentemente abbiamo assistito a un proliferare di questi apparecchi – spiega il consigliere delegato all’ecologia Enrico Vizza – e l’idea del regolamento è nata soprattutto per il centro storico: la "selva" di parabole disturba parecchio l’estetica». 
Il regolamento non vuole impedire l’uso delle parabole, precisano dal comune. Semplicemente si deve fare richiesta al comune per l’installazione presentando una relazione del tecnico installatore che spieghi dove e perché la si vuole posizionare. «Non si impedirà agli abitanti di installare l’antenna – prosegue Vizza – ma sarà detto loro di posizionarla sul balcone solo se necessario oppure, se posizionata sul tetto, che sia installata nella parte che non si veda dalla strada e possibilmente dello stesso colore della copertura». 
Altro incentivo è la possibilità per i palazzi di fare un impianto centralizzato: «E’ inutile che in un edificio a ogni balcone vi sia un’antenna parabolica: vogliamo favorire la costituzione di impianti centralizzati». D’ora in avanti i residenti dovranno seguire questa procedura, mentre coloro che hanno già installato l’apparecchio hanno tempo fino alla fine del 2003 per mettersi a norma.

L’approvazione del regolamento da parte del consiglio comunale è il secondo passo verso un recupero del centro storico. Il primo passo fu l’approvazione di aiuti economici ai privati che volessero rifare le facciate o i manti di copertura degli storici edifici. Si tratta di piccoli recuperi di un centro che vuole conservare la propria identità storica, rinomata in tutta la Lombardia.


Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Giugno 2002
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