Cibi transgenici? La Lega punta sui piatti tipici

È questa la proposta di Lega Nord al fine di evitare cibi geneticamente modificati

Dopo i cartelli stradali in dialetto e la richiesta della lingua padana sulle pagelle, la Lega ha presentato un progetto di legge per "divieto di somministrazione di prodotti geneticamente modificati in luoghi di ristorazione collettiva, favorendo i piatti tipici lombardi". È stato questo il contenuto dell’ultimo progetto di legge del Gruppo della Lega Nord in Regione, con l’obbiettivo – si legge in una nota – di "promuovere l’impiego di alimenti naturali derivanti dalle tecniche di produzione biologica e di conservare le tradizioni culinarie ed i piatti tipici". I primi firmatari della proposta sono stati tre consiglieri: Reguzzoni, Belotti e Flocchini. I tre consiglieri hanno spiegato che "questa iniziativa è motivata dal fatto che, diversamente dai prodotti che si acquistano nei punti vendita, che dovrebbero riportare in etichetta l’eventuale contenuto di OGM (organismo geneticamente modificato), nella ristorazione collettiva non esiste alcuna possibilità di controllo per l’utente in merito all’origine e al contenuto degli alimenti".

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Pubblicato il 18 Luglio 2002
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