Decreto Gasparri, per Rifondazione è un golpe legislativo
La federazione provinciale denuncia: «La devolution del governo è autoritaria e centralista»
Riceviamo e pubblichiamo
Nel corso di quest’anno sono stati e sono tuttora migliaia i cittadini che si sono riuniti in comitati contro la realizzazione selvaggia degli impianti per la telefonia mobile, contro l’ubicazione senza regole delle antenne per i telefonini cellulari, che espongono all’inquinamento elettromagnetico chiunque vi risieda vicino. Questo è accaduto e sta accadendo anche nei comuni della nostra Provincia, soprattutto dopo che la Giunta regionale guidata da Formigoni ha liberalizzato, con la lg.11/2001, la localizzazione delle antenne che possono essere posizionate secondo il piacere dei gestori (Tim, Omnitel, Wind …) senza alcun vincolo di rispetto urbanistico e di tutela della salute dei cittadini. Sono all’ordine del giorno situazioni in cui i cittadini si svegliano al mattino e si trovano di fronte a casa o poco distante un traliccio di antenne cellulari. Con quella legge infatti la Regione Lombardia doveva scegliere tra la tutela dei cittadini o il favoreggiamento dei gestori: ha scelto la seconda strada. A questo punto, l’unico strumento possibile, ancora in mano ai cittadini per tutelarsi dalle emissioni elettromagnetiche, era l’applicazione da parte dei Comuni di un regolamento urbanistico che individuasse, su ogni territorio, un’area per la localizzazione delle antenne sufficientemente distante dai luoghi abitati, scuole, ospedali ecc… . Molti Comuni, sulla spinta dei comitati cittadini, hanno già adottato quel regolamento, altri sono in via di adottarlo … ma il ministro Gasparri ha deciso, scavalcando le istituzioni locali e i diritti dei cittadini, di intervenire a livello centrale, con un vero e proprio "golpe legislativo", attraverso un decreto che cancella gli effetti di qualsiasi regolamento comunale che disciplina la materia delle antenne per la telefonia mobile. Rifondazione Comunista chiama i comitati cittadini ad intensificare la mobilitazione e la pressione affinché venga adottato il regolamento comunale laddove non sia ancora stato fatto, e chiama le Amministrazioni locali alla disobbedienza nei confronti del "blitz" legislativo appena emanato dal Governo, in quanto viola le nuove competenze amministrative decentrate ed impedisce di fatto ai Comuni e ai Sindaci di agire nella tutela della salute delle popolazioni locali. Si ricorda inoltre al Governo e al suo Ministro alle telecomunicazioni che più di 500.000 cittadini italiani sono sottoscrittori di sei referendum sociali, uno dei quali chiede che sulla questione dell’elettrosmog venga applicato il principio di massima cautela. Ancora una volta questo Governo dimostra a tutti come il suo parlare di federalismo e devolution, nasconde invece una deriva autoritaria e centralista, come la difesa dei poteri forti e delle lobby economiche si stia ogni giorno di più scontrando con i diritti e gli interessi della maggior parte della popolazione su tutti i fronti: attacco all’art.18 dello Statuto dei Lavoratori, privatizzazioni di sanità, servizi e scuole, degrado del territorio ad uso e consumo del profitto privato. |
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Partito della Rifondazione Comunista |
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