Casa per disabili a gennaio iniziano i lavori

Presto si aprirà una gara della solidarietà per contribuire alle spese

A Busto Arsizio sono più di centocinquanta i disabili, di cui il quaranta per cento adulti, secondo i dati dell’Anfass (Associazione Nazionale Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali). E per molti di loro la soddisfazione dei bisogni e delle proprie esigenze può diventare un problema. La loro vita media, grazie alla medicina, si è allungata e così anche quella dei genitori, che in molti casi e per ovvie ragioni, non riescono più a prendersi cura di loro. È da questo presupposto che cinque anni fa è nata l’iniziativa di Anfass e del Lion Mario Ravera di costruire una nuova comunità alloggio per disabili. Nei mesi scorsi questa aspirazione è diventata realtà. Con la cessione da parte del comune di un’area di terreno a Sacconago, ora si attende solo l’avvio dei lavori. «Vogliamo partire con la sicurezza che iniziati i lavori questi arrivino a compimento nel minor tempo possibile, senza imbatterci in ostacoli e problemi durante il percorso, ma siamo a buon punto, giusto nei giorni scorsi l’Asl ha esaminato il progetto e lo ha reputato molto buono» ha spiegato l’assessore ai servizi sociali Franco Mazzucchelli, promotore dell’iniziativa, prima che nella sua veste istituzionale, come aderente del Lion Mario Ravera. Questo fa ben sperare per la posa della prima pietra, che si ipotizza per il gennaio prossimo. 
Alle ultime battute è anche la creazione della Fondazione che sosterrà la spesa economica per la costruzione della comunità. «Ne fanno parte le due associazioni che hanno promosso l’iniziativa tre famiglie di privati che contribuiranno in quote paritetiche alle spese». Risultato? Un capitale della Fondazione pari a un miliardo di vecchie lire. 
«Il movimento di opinione che si è creato intorno all’iniziativa mi fa ben sperare che tutti i problemi economici si possano dare per risolti» aggiunge Mazzucchelli. Nei prossimi mesi inoltre la neo fondazione lancerà una gara della solidarietà aperta a tutti quei cittadini che vogliano contribuire alle spese e ai quali, in segno di riconoscenza, saranno intestati spazi della nuova comunità alloggio.
La struttura e con essa le associazioni coinvolte proseguono una lunga tradizione dedicata ai problemi dei disabili. Non è un caso che l’assessore Mazzucchelli chiami la nuova casa «Asda 2». Fu proprio il Lion Mario Ravera a fondare il primo asilo scuola Bellotti Pensa, che oggi è uno dei Cse (centro socio educativo) della città. E la stessa associazione che raggruppa i sette Lion cittadini fondò la prima casa alloggio, quella di Via Palestro in Villa Comerio, che negli anni a seguire sarà gestita dall’Asda Coop, il braccio operativo del Lion Mario Ravera.
La nuova struttura tutta al piano terreno ospiterà venti adulti disabili. Costerà un milione e trecentomila euro. Conterà dodici camere da letto, relativi servizi e un gabinetto medico per una superficie totale di millecinquecento metri quadrati. L’area dove sorgerà, si trova fra la strada che collega il sovrappasso di via Monte Grappa con la zona industriale e il tracciato delle Ferrovie delle Nord, ed ha un’estensione di circa settemila metri quadrati.


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Pubblicato il 31 Ottobre 2002
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