Crocifissi e coppie gay, ritornano le battaglie ideologiche

La lega vuole "cristianizzare" scuole ed edifici pubblici, mentre Rifondazione preme per un registro delle coppie di fatto

Si chiamava "La guerra dei mondi" ed era un vecchio di film di fantascienza del grande Orson Wells che descriveva la lotta degli esseri umani contro gli alieni. Ma appartenenti a mondi diversi sembrano a volte anche i politici. Alieni, gli uni per gli altri, appunto. Prendiamo infatti ad esempio due mozioni inserite nell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale. Tradizionalismo contro modernismo? Giudicate voi. Stefano Gualandris, consigliere della Lega Nord, ha consegnato una lunga dissertazione in cui chiede che il crocifisso ritorni nelle scuole e nell’aula del consiglio. Massimo Barberi (Rifondazione comunista) utilizza più o meno le stesse righe per spiegare la necessità di un registro delle coppie di fatto, in pratica un sostegno legale per le unioni gay.
Lo scontro è ideologico – nel bene e nel male – dove due concezioni totalmente opposte di società vengono a contatto. Gualandris ripercorre le tappe della civiltà occidentale e dei suoi simboli cristiani e chiede una massiccia infornata di croci per salvare dall’oblio la nostra tradizione. Che è sì, come la Lega, laica e liberale, ma che si appoggia ai simboli cattolici, per resistere all’omologazione culturale, che vuole imporre, anche nella scuola, «il modello storicamente perdente della società globalizzata e multirazziale».  
La società globalizzata fa venire i brividi anche al rifondarolo Barberi, che però farebbe carte false pur di vederla un po’ più multirazziale. Ma non solo. La richiesta dell’esponente comunista è naturalmente una battaglia che a sinistra si direbbe "di civiltà". Un registro delle coppie di fatto in un comune sarebbe un caso politico, produrrebbe conseguenze ideologiche e citazioni a livello nazionale. Barberi chiede una serie di garanzie che vanno dai diritti di successione all’equiparazione rispetto alle coppie eterosessuali. 
E’ curioso, ma le vere vittime di queste due mozioni saranno gli ex democristiani, da qualunque parte stiano. Il registro delle coppie di fatto difficilmente incontrerà i favori del centrodestra cattolico, così come probabilmente sarà poco gradito dagli ex del Ppi. Ma probabilmente sarà la levata di scudi sui crocifissi a far arrabbiare di più gli ex Dc. L’assessore alle scuole, Ivan Vecchio è proprio dell’Udc e l’hanno scorso propose un concorso ai bambini, basato sulla valorizzazione del santo presepe. Farsi mettere sotto su questioni religiose sarebbe per lui un vera Caporetto e infatti si prevedono scintille.


 

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Pubblicato il 14 Novembre 2002
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