Una soluzione politica per l’Ici non rimborsato

Le opposizioni accusano apertamente la Cdl: non vuole mantenere le promesse di restituzione dei soldi ai cittadini

Quei soldi devono essere restituiti, anche se la legge non obbliga o non consente all’amministrazione di farlo. Bisogna insomma trovare una soluzione politica, per rispettare quanto deciso con la delibera del novembre 2001, quando la giunta, allora leghista, accettò di restituire gli interessi Ici del 1999, calcolati maldestramente su rendite catastali presunte. La fine di quella vicenda è nota. Gli accertamenti furono affidati a una società provata, la Datalogostre, a cui oggi il comune rimprovera un servizio non efficiente e la mancata realizzazione di una banca dati degli immobili, utili a sconfiggere l’evasione. 
Quasi in campagna elettorale, la Lega fece propria una richiesta delle opposizioni di centrosinistra – restuitire i soldi versati in eccesso dai cittadini – e fece anche causa alla azienda che gestì le operazioni di accertamento. A urne chiuse, la nuova maggioranza della Casa delle libertà ha annunciato, a settembre, che i rimborsi sugli interessi ici non possono essere restituiti, poichè la legge non lo consente. 
«Se la legge non prevede la possibilità di restituire importi comunque versati dai cittadini – affermavano a ottobre i consiglieri De Palo e Giorgetti (Ulivo) –  è altrettanto chiaro che vanno studiate altre forme di indennizzo o di rimborso capaci di riportare un minimo di equità tra i contribuenti». Ulivo, Germoglio e Rifondazione Comunista, i tre gruppi consiliari di opposizione, ribadiscono oggi questa posizione e annunciano che inizieranno una campagna di informazione presso i cittadini. 
«E’ la prima promessa non mantenuta dalla casa delle libertà» spiega Luca Radice, capogruppo dell’Ulivo. «Prima di concludere che non si potevano restituire i soldi – continua l’ex candidato sindaco – avrebbero potuto chiedere il parere dell’Anci o di un avvocato». Il problema, per le opposizoni, è politico. Se è vero che non è possibile restituire quei soldi, è anche vero che l’amministrazione potrebbe utilizzare altri strumenti per sanare l’ingiustizia. «Il vicesindaco ci ha comunicato ufficialmente in commissione che non restituiranno nulla – conclude Radice – ma c’è una delibera che va rispettata; se ci fosse la volontà politica di farlo, l’amministrazione potrebbe trovare il modo di chiudere la vicenda. Questo i cittadini devono saperlo».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Novembre 2002
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