Crocifissi negli edifici pubblici, mozione approvata

Il documento era stato proposto dal gruppo di minoranza della Lega. Favorevole anche il sindaco Gilli che ha votato quale consigliere comunale dell’Unione Saronnesi di Centro

Il consiglio comunale di Saronno ha approvato la mozione presentata dal gruppo di minoranza della Lega Nord per l’affissione dei crocifissi nei luoghi pubblici. Favorevole anche il sindaco Pierluigi Gilli che ha votato quale consigliere comunale dell’Unione Saronnesi di Centro. Ma, oltre al voto contrario della minoranza composta da Rifondazione Comunista, Democratici di Sinistra, Margherita e Cis, non tutta la maggioranza ha votato a favore del documento: gli altri consiglieri dell’Unione Saronnesi di Centro si sono astenuti dal voto.
La discussione, svoltasi nella seduta di ieri sera, giovedì 12 dicembre, si è protratta per circa due ore con interventi da parte di quasi tutti i consiglieri. «La nostra società è l’incontro della razionalità con la speranza del futuro – ha spiegato Mariella Mariotti della Lega – Da noi prevale la tolleranza e la razionalità. I crocifissi rappresentano le nostre radici e i nostri ideali».

Secondo Massimo Beneggi (nella foto) dell’Unione Saronnesi di Centro non vi è nulla di male nell’esposizione del crocifisso «ma questa mozione è ben lontana dalla realtà: il crocifisso non è un emblema di una cultura o di una civiltà, ma segno e memoria della cristianità perché rappresenta in maniera iconografica un fatto storico». Secondo Augusto Airoldi della Margherita «la croce non deve essere strumentalizzata per fini politici i per contrastare l’avanzata di altre religioni. Nell’imporre il crocefisso negli edifici non vi è alcun cristianesimo». Secondo Marco Pozzi dei Democratici di Sinistra «non è una proposta di unione, ma di divisione».

Dopo diversi interventi tra cui Alleanza Nazionale e Forza Italia che hanno dichiarato di condividere l’idea ma di lasciare libertà di decisione ai propri consiglieri, ha preso la parola il sindaco Pierluigi Gilli. Il primo cittadino ha però specificato di parlare non come sindaco, bensì come consigliere comunale dell’Unione Saronnesi di Centro. «Personalmente vedo il crocifisso come simbolo di una delle tante civiltà che ci sono nel mondo – ha spiegato il consigliere Gilli – Il crocifisso è però un segno identificativo della cultura europea, non di divisione. Come non è un segno di divisione vedere la mezzaluna in un paese islamico. Non è scorretto, prevaricatore o liberticida disporre l’esposizione del crocefisso negli edifici pubblici: è un segno di rispetto del nostro passato, della nostra tradizione, della nostra cultura».

«È da questo segno che viene la nostra civiltà e il nostro comune sentire – ha concluso Gilli – È dalla croce che proviene il senso di tolleranza, di libertà e di accoglienza. Questi valori sono patrimonio della civiltà cristiana, di altre qualche volta dubito un po’. Per questo, anche se non condivido totalmente il testo presentato dalla lega, voterò a favore del documento perché ne apprezzo la sincerità. Parlare oggi della croce sta diventando un atto di coraggio e comunque controcorrente».


Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Dicembre 2002
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