«Evviva la speculazione e l’aggressione del territorio»

Bagarre in consiglio sulla delibera che comprende 36 varianti al piano regolatore. La minoranza insorge; in aula anche l’ex assessore all’urbanistica Tullio Albizzati

Hanno fatto discutere in consiglio comunale le dieci varianti al piano regolatore poste in votazione. Soprattutto la decima, una delibera che al suo interno conteneva circa 36 modifiche al documento per la gestione del territorio. Ed è proprio su questo punto che si sono pesantemente scagliati i Democratici di Sinistra che hanno iniziato il loro intervento proprio con una frase dell’ex consigliere comunale laburista, nonché assessore all’urbanistica negli anni ’70, Tullio Albizzati. L’ex consigilere, in un consiglio comunale prima delle ultime elezioni, definì che la delibera in questione «evidenzia una palese volontà agli interessi speculativi».
Albizzati, che già ha denunciato negli anni passati la «cementificazione della città
», era presente in aula e il suo giudizio sul documento, non espresso di fronte al consiglio in quanto ritiratosi dall’attività politica, non è affatto cambiato. «Il piano regolatore approvato nel ’99 prevede un incremento di popolazione della città dagli attuali 16 mila a 23 mila – spiega l’ex assessore – In questi anni sono inoltre state approvate varianti al piano regolatore per un incremento di altri 600 abitanti. Il documento di questa sera prevede poi un ulteriore aggressione del territorio. E quindi evviva la speculazione edilizia. Russo (attuale assessore all’urbanistica) gestisce l’urbanistica di Tradate da oltre 10 anni, è giusto?».
Cesare Martinelli della Margherita ha invece fatto sottolineando che «Ormai abbiamo edificato per il doppio degli abitanti dimoranti a Tradate, con, credo, una possibilità di recupero di aree dismesse tali da permettere un insediamento superiore a quello preventivato nel Piano Regolatore. Credo di non essere lontano dalla realtà di questo paese affermando che Tradate è cresciuta solo grazie alle immigrazioni, veneti prima e meridionali poi, solo che le immigrazioni interne se pur osteggiate sono poi state assorbite (eravamo ancora abbastanza poveri e tra poveri è forse più facile accogliersi) mentre per quelle esterne non siamo ancora attrezzati, per mentalità, ad accogliere il diverso che viene osteggiato allo stesso modo con cui venivano osteggiati i meridionali della prima ora e sfruttati un po’ di più. Ma questo è un discorso di tolleranza che spero col tempo e con la buona volontà di tutti riusciremo a superare». Martinelli ha poi definito alquanto negativo il giudizio alle 36 varianti, in quanto «non possono trovare spiegazioni ragionevoli in questo Piano Regolatore nuovi spazi oltre quelli già ampiamente permessi».
La cosiddetta variante dieci è comunque stata approvata con i voti favorevoli della maggioranza.


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Pubblicato il 04 Dicembre 2002
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