La stampa fa il suo mestiere

Posizione serrata dei giornali locali sull'allargamento della Giunta messa ai voti questa sera

"Ma fate qualcosa di destra" recita il titolo dell’editoriale di Fausto Bonoldi apparso oggi sulle pagine della Prealpina. L’argomento è quello, più volte toccato anche dal nostro giornale, delle due nuove poltrone per Palazzo Estense. Stasera il Consiglio comunale deve votare a maggioranza per la terza volta la modifica dello Statuto dando così il via libera all’allargamento della Giunta.

" Il "borgomastro" che conosciamo, – scrive Bonoldi nel suo editoriale, – aperto al dialogo e disponibile verso i cittadini, forse perché preso nel diabolico ingranaggio del "governo di coalizione", ha trasformato la "casa di vetro" in un bunker, le cui spesse pareti gli impediscono di sentire non solo gli umori della sua gente ma anche le opinioni dei colleghi della porta accanto.
Che la maggioranza dei varesini, gli stessi che qualche mese fa, a colpi di sondaggio, ne imposero la riconferma ai vertici del suo stesso partito, non condividano la "scelta" del sindaco di allargare la Giunta in un momento in cui tutti siamo chiamati a stringere i cordoni della borsa, è una realtà palpabile ma chi capta le voci del Palazzo sa che l’aggiunta di due posti al tavolo non piace neppure a una parte dei commensali.
Tanto per non fare nomi, l’ "azionista di maggioranza" dell’esecutivo comunale, cioè Forza Italia, dopo aver stoppato gli aumenti di stipendio, aver digerito a fatica la nomina di un "consulente per l’immagine" e aver chiuso gli occhi su Sole delle Alpi sorto in piazza Monte Grappa, si trova in grave imbarazzo a votare la modifica al regolamento che darà a Varese il primato relativo delle poltrone".

Il problema è tutto politico e anche un assessore della maggioranza è stato costretto ad ammetterlo pubblicamente. Non si può trattare da "cenerentole" gli alleati con un peso elettorale minore. In sostanza, anche se non compete certo a noi dare i voti su come fare i governi, non ha senso lasciare fuori l’Udc anche se ha preso un consigliere in meno di quello che poteva essere previsto. In casi simili, al limite si rivedono pesi e misure di tutti i partiti della coalizione, anche se non dovrebbe certo essere questo il criterio della scelta degli amministratori.

La questione oltre che politica è anche economica e bene l’affronta sempre Bonoldi a chiusura del suo editoriale.

"Qualcuno, equivocando sul nostro riferimento all’eskimo, ha provato a esorcizzare le critiche bollandole come "comuniste". Ci piacerebbe che l’amico Paolo Soletta, assessore alle Finanze, spiegasse ai suoi colleghi che il rigore finanziario e l’oculatezza nell’amministrazione del denaro pubblico sono la preziosa eredità trasmessaci da un grande liberale che si chiamava Luigi Einaudi.
Pensate a Lui, signori della maggioranza, quando stasera sarete chiamati a votare la "piccola abbuffata". E per una volta, fate qualcosa di destra".
Ogni qualvolta accadono fatti di rilevanza pubblica la stampa ha il dovere di raccontarli. A volte anche quello di registrare l’opinione o il comune sentire dei cittadini. E’ per questo che ci siamo ritrovati in diversi su posizioni comuni.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Dicembre 2002
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