Un parco sportivo fluviale lungo il Margorabbia

Con la realizzazione del progetto si sbloccherà l'intera area a lago dove sorge oggi il campo di calcio

Troverà spazio nella piana di Voldomino, lungo il torrente Margorabbia, il parco sportivo fluviale presentato in comune a Luino dall’amministrazione comunale. Un progetto "epocale", come l’ha definito con parole di soddisfazione lo stesso primo cittadino Gianercole Mentasti, che persegue due obiettivi. In primo luogo la realizzazione delle strutture sportive in una zona ora rimasta inutilizzata, ma soprattutto "liberare" l’intera area a lago dove oggi trova spazio l’attuale campo sportivo, diecimila metri quadrati circa su uno dei promontori più importanti dell’alto Lago Maggiore "che inibisce qualsiasi azione di politica territoriale a carattere complesso che possa coinvolgere i diversi attori presenti sul territorio". Il complesso comprenderà due campi di calcio di cui uno in erba e uno in terra battuta per gli allenamenti, servizi e spogliatoi, oltre a tribune e spalti; inoltre una serie di interventi accessori come percorsi di collegamento, parcheggi, servizi: si pensa ad una logistica che possa essere complementare col parco, quindi a zone asfaltate contenute nei minimi indispensabili, a biglietteria e servizi di supporto che possano servire sia l’impiantistica che altre attività dell’area verde. La struttura prevede un finanziamento rientrante nei fondi strutturali individuati dall’Obiettivo 2 di un importo pari a 3.200.000,00 euro che daranno la possibilità di realizzare uno studio di fattibilità, un progetto preliminare e un progetto definitivo. Quanto ai tempi di realizzazione delle opere, lo stesso Mentasti ha parlato di un paio d’anni dal momento in cui del Pierllone giungerà il via libera per accedere ai finanziamenti europei. Il parco dovrà riproporre zone umide, percorsi di collegamento in materiale permeabile e zone verdi estese a tutta l’area secondo un principio di massima fruibilità e calpestabilità secondo la logica di "barriere zero". L’acquisizione dell’area da parte dell’amministrazione – fanno sapere dal comune – è stata un’operazione lunga e difficile, resasi possibile grazie ad una serie di permute con immobili del patrimonio comunale disponibile e sulla definizione del quadro urbanistico di insieme.

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Pubblicato il 20 Dicembre 2002
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