Aler: manutenzioni inesistenti
Busto Arsizio - Inquilini e sindacati chiedono un incontro con le Aler. Si prepara la trattativa contro l'aumento degli affitti
Gli affitti potrebbero aumentare fino al 40% e le manutenzioni sono scadenti, quando inesistenti. Gli inquilini delle Aler di Busto Arsizio non ci stanno e hanno espresso tutto il loro disappunto in un’assemblea che si è svolta venerdì in via Pozzi. Organizzato da Sunia, Sicet e Uniat (i sindacati inquilini della Cgil Cisl e Uil) l’incontro si inserisce in un programma provinciale dei sindacati che stanno preparando la trattativa con la Regione che nei mesi scorsi ha formulato due proposte di legge che prevedono l’aumento degli affitti e la riforma delle Aler con la costituzione di società a capitale privato per la gestione del servizio.
«Un aumento improponibile» spiegano i sindacati che venerdì hanno raccolto tutti i disagi degli inquilini delle case popolari. Mancano le manutenzioni ordinarie e straordinarie: in queste condizioni è assurdo definire un aumento. Se è vero che le fasce sono otto e si parte da un affitto minimo per i pensionati, si arriva a quasi 400 euro. L’aumento per alcuni inquilini potrebbe rivelarsi un salasso. Ma dopo il presidio al Pirellone del 30 gennaio tutto è fermo. Tranne gli inquilini e i sindacati che cominciano ad organizzarsi con assemblee in provincia per informare e fotografare la situazione.
Quella delle case popolari di Busto richiede un incontro con consiglio di amministrazione delle Aler. I sindacati lo hanno chiesto e in questa occasione solleveranno il problema delle manutenzioni. I disagi ci sono e per i sindacati si vogliono far pesare solo sui residenti. «Ad aumentare i costi è stato poi l’aumento dei consiglieri da cinque sette, disposta da una leggina della regione» spiega Ezio Mostoni del Sicet. Il cda è passato così da cinque a sette componenti, di cui cinque di nomine regionale (quattro della maggioranza e uno della minoranza), uno della provincia e una del comune. «Questa operazione aumenta i costi di amministrazione e rappresenta un aggravio per un bilancio che fa fatica a garantire interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili».
Che questi costi debbano essere sostenuti dagli inqueilini alle organizzazioni sindacali non va giù. «L’incremento medio del 40% è inaccettabile e incompatibile con l’andamento dell’inflazione» aggiunge Gianmarco Martignoni della Cgil. «Alla Regione chiediamo di fare la sua parte destinando un fondo del bilancio alle case popolari e di lavorare per la defiscalizzazione delle Aler» conclude Mostoni.
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