Villa Baragiola rattoppata
Dopo l'appello di Varesenews, il comune si muove per l'ex seminario di Masnago. Ma sembra un intervento minimo
Alcuni giorni fa, Varesenews ha lanciato l’appello: la situazione di Villa Baragiola non fa onore né ai sei miliardi e passa spesi per acquistarla, né al decoro cui vorremmo si ispirasse la filosofia della città. Un parco poco curato, gli edifici abbandonati a se stessi, scarsa sicurezza per i (pochi) frequentatori del parco. E segni sospetti di presenze abusive all’interno dell’ex seminario.
Già all’indomani della pubblicazione, qualcosa si era mosso: le finestre che si aprivano e si chiudevano, testimonianza di qualche passaggio poco chiaro, sono state tutte chiuse e si è fatto un tentativo di bloccare gli ingressi.
A distanza di qualche giorno siamo ritornati sul posto: con la sensazione che l’appello sia servito, si, ma non troppo.
A meno che non si prevedano di qui in avanti interventi più sostanziali – cosa cui peraltro sembrano alludere i numerosi avvisi tutto intorno agli edifici con la scritta "vietato l’ingresso ai non addetti ai lavori" – l’intervento degli addetti del comune appare più un rattoppamento che un piano deciso. È vero, si è provveduto a bloccare con assi o listoni di legno i due ingressi agli edifici. È vero anche che è stata posta una rete che impedisce l’accesso al lungo porticato. Ma al portico si accede comunque, e nessuno, nonostante le ronde infittite, si è ancora preoccupato di togliere dalla vista i resti di vetri, vetrate, plafoniere rotte, che sono ancora lì, ad identificare un degrado pericoloso e appena appena nascosto. Senza tralasciare che i tentativi di sigillare gli ingressi fanno a pugni con i buchi nelle vetrate a pochi metri di distanza.
Insomma, una messa in sicurezza, a metà. Cui certo fa riscontro una visibile attenzione al parco che invece sembra sia stato oggetto di un sostanziale maquillage.
Il conclave politico ha i tempi lunghi: sulle sorti della villa nessuno ancora si è esposto, o forse nessuno ha le idee sufficientemente chiare. Ma è improponibile pensare che un intervento di sostanza possa ancora farsi attendere.
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