Papa Wojtyla, pellegrino al Sacro Monte
Due sono state le visite del Santo Padre nel Varesotto: il 21 maggio dell'83 al Seminario di Venegono e il 2 novembre dell'84 a Varese
I festeggiamenti per il 25° di papa Wojtyla, che coinvolgono milioni di persone in tutto il mondo, non possono non interessare da vicino anche i varesini e farli tornare per un istante a quel lontano 2 novembre del 1984, quando Giovanni Paolo II decise di venire in pellegrinaggio al Sacro Monte. E proprio in questi giorni la memoria torna facilmente a quel giorno: il Papa che compì la tradizionale salita del viale delle Cappelle.
Fu una visita intensa, “storica”, accompagnata come sempre dal calore e dall’affetto di un’immensa folla di varesini, che “scortarono” il Papa lungo tutto il percorso fino alla spianata del Mosè: sessantamila i fedeli presenti, che pregarono il rosario con il Pontefice, che camminò, tra due ali di folla incredula, accompagnato dall’arcivescovo Carlo Maria Martini, dall’ arciprete del Sacro Monte monsignor Pasquale Macchi e dall’allora sindaco di Varese Giuseppe Gibilisco.
E’ stato proprio quel gesto semplice, umile, delicato, del volersi fare "pellegrino fra i pellegrini", su quelle pietre, su quei sassi che tante epoche e tanti fedeli avevano visto passare, che più è piaciuto alla gente.
E poi, in cima al Mosè il discorso del Santo Padre e la preghiera alla Madonna del Monte e la risposta della città e della diocesi. Terminati i discorsi ufficiali, ecco un altro momento commuovente: l’incontro con gli ammalati, di tutte le età, le condizioni e le infermità. Per tutti, ma proprio per tutti, il Papa ha avuto una abbraccio, che ha fatto sciogliere il cuore di tutti.
All’uscita dal santuario, infine, dopo aver incontrato le Romite Ambrosiane, gli occhi dei fedeli brillavano, consapevoli di aver vissuto un momento unico, privilegiato, da raccontare ai posteri.
«Ho sentito la necessità di compiere questo pellegrinaggio straordinario – ha detto il Papa – sia per onorare San Carlo sia per tornare alle fonti della sua vita e del suo insegnamento, termine di confronto per la vita cristiana di oggi. San Carlo esorta a pregare e impegnarsi seriamente nell’opera della santificazione personale».
Ma quella di Varese non è la sola visita che Papa Wojtyla ha effettuato nel nostro territorio. Un anno prima, esattamente il 21 maggio 1983, il Santo Padre arrivava in elicottero a Venegono Inferiore, accompagnato dal cardinale Carlo Maria Martini per fare visita al Seminario arcivescovile.
«Saluto tutti gli abitanti di Venegono Inferiore e anche quelli di Venegono Superiore, estendendo il mio affettuoso pensiero da questi ridenti colli all’intero Varesotto», disse il papa alla presenza di quindicimila persone intervenute.
Il ricordo di un fedele.
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