Area delle Nord, decolla il progetto
Dopo l'approvazione in consiglio comunale, il piano attuativo ha avuto il parere favorevole della commissione regionale. Ma il per le opposizioni il progetto è un bluff
È stato approvato dalla maggioranza del consiglio comunale di Busto Arsizio e oggi ha avuto anche il via libera della commissione tecnica regionale Malpensa, convocata al Pierellone dalla regione Lombardia. Si tratta del piano di recupero dell’area delle Ferrovie delle Nord che in questo modo ha avuto anche l’ok che arriva direttamente dall’assessorato al territorio.
Ieri sera il piano, che definisce le linee di sviluppo di uno dei progetti urbanistici più importanti della città e che faranno delle Fnm di Busto Arsizio la porta esterna dell’hub internazionale, è stato approvato dalla maggioranza, con l’astensione del consigliere del gruppo misto Audio Porfidio, mentre le opposizioni hanno disertato la votazione.
Atteso da anni, questo progetto andrà a recuperare un’area molto degradata seppure a ridosso del centro cittadino. Questo recupero permetterà, secondo gli obiettivi delineati dal governo cittadino di rilanciare l’economia e l’immagine di Busto. Assolverà questa funzione «attraverso la creazione di un centro direzionale in stretta continuità con il centro storico, capace di offrire standard e servizi, riqualificando l’esistente presenza residenziale» spiegano dal palazzo comunale.
Ma i progetti dell’amministrazione non piacciono alle opposizioni che non hanno partecipato al voto. «Questo piano è un grande bluff – spiega Alberto Grandi, capogruppo dei Progressisti – e noi rimaniamo convinti della necessità di un concorso di idee a livello internazionale che riproporremo in consiglio comunale». «Per la fretta di presentare il piano in regione e avere l’ok è stato rispolverato il piano elaborato nel 1998 che prevedeva un centro direzionale, che ad oggi non è più credibile per vari motivi, le esperienze europee hanno dimostrato che i centri direzionali sono luoghi periferici e non frequentati, solo dove esistono centri direzionali fatti da architetti con la A maiuscola (Grandi cita la Défense di Parigi ndr) il discorso cambia, ma visto che la fermata delle Fnm non è paragonabile alla Gare de Lion allora sarebbe meglio un progetto di recupero di qualità che faccia delle aree delle nord un bel quartiere che si integri con il centro e Sant’Edoardo».
Non sono piaciute le modalità a Rifondazione Comunista. Il piano attuativo è stato infatti presentato in commissione venti giorni fa e consegnato nelle mani dei consiglieri sabato scorso. «Tre giorni sono davvero pochi per esaminare correttamente le carte – spiega il capogruppo del Prc Antonio Corrado – ma soprattutto il piano ci è sembrato ancora troppo vago e ci vedono del tutto contrarie alcune dichiarazioni di Bottini, che nella commissione urbanistica aveva chiaramente detto che il piano offriva delle linee guida e che il contenuto lo avrebbe deciso il mercato». Un principio sul quale Rifondazione non transige.
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