Fuoriuscita di sostanza chimica, allarme a Sacconago
A disperdersi nell'aria una nube di anidride solforosa. Nessun ferito fra gli operai. Sul posto tecnici dell'Arpa per i rilievi
Incidente in una fabbrica chimica a Sacconago questa mattina. Da una cisterna contenente materiale chimico si è originata una sovrapressione che ha causato la dispersione di idrosolfito di sodio, una sostanza che a contatto con l’aria si trasforma in anidride solforosa, una sostanza che se inalata ha effetti urticanti ai danni delle mucose congiuntive. Grosse esposizioni possono causare invece insufficienze respiratorie e addirittura cardiache.
Stando ai sopralluoghi delle autorità sanitarie e dei vigili del fuoco, pare che le quantità disperse nell’aria non siano state di tali quantità da provocare questi effetti: nessun ferito fra gli operai, non ci sono stati casi di ricovero negli ospedali della zona
L’incidente è avvenuto poco prima di mezzogiorno a Busto Arsizio, alla Chimica Rainoldi, che si trova nella zona industriale di Sacconago. Sono ancora sconosciute le cause dell’esplosione della cisterna.
L’assenza del vento ha comunque evitato la dispersione delle zone circostanti della nube. Per precauzioni via dell’Industria, dove si trova la fabbrica è stata comunque chiusa per alcune ore e il 118 ha predisposto una unità di controllo e soccorso formata da due automediche, quattro ambulanze, un mezzo logistico per l’allestimento di un posto medico avanzato.
Sul posto è intervenuto anche l’assessore alla sicurezza Alessandro Marelli, la polizia di stato e i vigili del fuoco con diversi mezzi. A loro è spettato il compito di compiere i primi sopralluoghi nell’azienda. I vigili hanno inoltre lavorato per portare ad una temperatura normale quello che è rimasto della cisterna.
Sul posto nel pomeriggio sono intervenuti i tecnici dell’Arpa, l’agenzia regionale per l’ambiente, che si sono occupati di rilevare la concentrazione di sostanza nell’aria.
Non è la prima volta che nella stessa azienda accadono episodi di questo genere. Alcuni abitanti della zona, accorsi nelle vicinanze a causa della puzza di zolfo e dei mezzi di soccorso arrivati a sirene spiegate, raccontano infatti che negli ultimi anni ci sono state altre dispersioni come quella di oggi.
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