Un collega: «ora comincerà la caccia all’untore finanziario»
Varese - Intervista a un collega del promotore indagato
«Era un promotore molto bravo, magari un po’ spericolato ma molto bravo. E i suoi clienti non potevano non sapere che stavano trattando strumenti rischiosi, anche perché a molti di loro aveva fatto guadagnare cifre molto più alte del normale nei mesi precedenti»
A parlare del promotore finanziario indagato nella truffa è un suo collega, che ovviamente vuole rimanere anonimo, ma che lavorava sulla stessa piazza e lo conosceva bene.
«Era specializzato nelle option, e proprio per questa sua specializzazione aveva portato via molti clienti all’ufficio di promozione finanziaria della banca per cui ha lavorato per dieci anni, che l’hanno seguito poi in Bnl. E per un po’ sono saltate fuori delle belle valorizzazioni, a volte in totale controtendenza con il mercato: tutti perdevano soldi, e loro guadagnavano. Proprio per questo, quand’anche ci fossero stati dei problemi di comunicazione, gente che investiva da anni in option – molti dei suoi clienti erano di lunga data – non poteva non accorgersene. Senza contare che per sottoscrivere delle option è necessario l’ausilio del funzionario di banca, e una firma. E sui contratti non c’è scritto che si tratta di Bot».
Insomma non è colpa del promotore, anche se gli estremi per la truffa evidentemente ci devono essere…
«Io innanzitutto non credo alla totale ignoranza degli investitori. Non è possibile: i guadagni precedenti che hanno avuto lo testimoniano. Quello che è avvenuto è un problema oggettivo di mercato: dopo i primi guadagni in controtendenza, a partire dal 2001 hanno incominciato a perdere anche questi strumenti. Quell’anno è stato davvero orribile. Nel marzo 2002 la banca ha alzato la soglia della garanzia, di fatto fermandone la sottoscrizione: con risultati tragici, perché se avessero continuato a permettere le operazioni in pochi mesi sarebbe stato possibile recuperare tutto, o almeno limitare di molto i danni»
Adesso cosa pensa che succeda, quali saranno per voi le conseguenze?
«Ora mi aspetto una caccia all’untore, e temo che l’untore saremo noi promotori, perché senza protezione forte. Ma questa persona collocava questi strumenti col necessario supporto e i relativi controlli della banca».
Cosa direbbe ai risparmiatori?
«Che adesso i tassi medi sono al 2%. Se vogliono guadagnare, o effettivamente guadagnano di più, devono sapere che questo maggiore guadagno è dato dal fatto che si stanno assumendo un maggiore rischio».
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