Grande successo per le Ville Ponti. «Una location davvero apprezzata e che risponde bene alle logiche pensate per questa nuova autovettura: di lusso, ma possibile». Cristina Quaglia (nella foto a destra) e Luca De Meo, rispettivamente responsabile marketing e direttore generale hanno commentato così questa prima giornata di lavori. Fino a giovedì prossimo parteciperanno ai vari momenti circa 1.200 persone.
«Abbiamo scelto Varese, in corsa con altre tre, quattro posti, per la sua vicinanza a Malpensa, ma non solo per questo. La Musa è un’auto pensata con attenzione e curata in ogni suo aspetto. Porta nel mondo dell’auto i segreti dell’accoglienza italiana: è un’auto che riceve i suoi ospiti con buongusto, calore e generosità. La sua forma e i suoi contenuti vogliono ricreare un’atmosfera tipica dell’Italia, quel misto di eleganza e informalità, di attenzione e disinvoltura, di lusso e naturalezza capace di mettere tutti a proprio agio. Queste ville si prestano bene a queste caratteristiche. Classiche, ma particolari, accoglienti, calde. Anche gli alberghi che ci ospitano hanno le stesse caratteristiche. Magari non hanno tutti i confort della classica grande struttura, ma quando uno si affaccia non vede il lago dall’alto come in uno di questi». Cristina Quaglia conosce bene Varese perché ha lavorato per cinque anni alla Whirlpool prima di lasciare Cassinetta per Torino.
Varese supera così il primo giorno di un importante test. Scenari, accoglienza, logistica sembrano reggere davvero bene la concorrenza con le migliori location congressuali. E se questo giudizio arriva da una casa prestigiosa come la Lancia ci si può credere. «Dalla Bmw alla Lancia, ora anche Montezemolo si potrà ricredere, -scherza Temperelli, segretario generale della Camera di commercio, – visto che ci ha tirato le orecchie per le troppo auto straniere fuori dalle ville in occasione della sua ultima visita a Varese».
Tutta la struttura sta lavorando a pieno ritmo e un’altra prova sono le altre tre splendide "muse" (nella foto a destra) che, come discrete padrone di casa, accompagnano con cortesia ogni ospite. Peccato che i cittadini non possano vedere questi scenari lasciati solo agli addetti ai lavori e alla stampa, ma garantiamo per loro, che per incanto, quel terribile carattere di provincialismo, almeno per qualche giorno e almeno a Ville Ponti, è del tutto assente. Del resto questi eventi hanno la necessità della riservatezza. È il prezzo da pagare, ma per Varese città congressuale in un anno di passi se ne sono fatti.
La scheda della Musa
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