Sorpresa: nel Varesotto i prezzi sono scesi
Secondo l'indagine della Camera di Commercio nei primi sei mesi di quest'anno alcuni prodotti di largo consumo, e una serie di servizi, sono diminuiti dello 0,32 per cento. In controtendenza solo Varese città
Nei primi sei mesi di quest’anno i prezzi al consumo del campione analizzato dalla Camera di Commercio sono diminuiti dello 0,32%. E’ questo il primo risultato dell’indagine avviata dal nuovo Osservatorio dei Prezzi, organismo costituito dalla Camera di Commercio con il coinvolgimento di tutte le parti in causa sul territorio provinciale: dalle associazioni di categoria ai rappresentanti dei consumatori e delle banche.
In particolare, il -0,32% è frutto di una variazione complessiva media registrata a marzo, quando i prezzi erano diminuiti dello 0,50% rispetto a dicembre del 2003, e di un secondo trimestre 2004 che ha visto invece un aumento dello 0,17%.
L’andamento dei prezzi non si estende, poi, in modo omogeneo nelle quattro aree in cui è stata segmentata la provincia. Così, in tre zone si è rimasti in linea con quello medio provinciale (Sempione -0,86%, Laghi -0,71%, Valli -0,95%). Per l’area di Varese, invece, s’è registrata una crescita del +1,50%.
Le rilevazioni sono state effettuate sia nella grande distribuzione, supermercati e ipermercati, sia nelle piccole strutture di vendita e nei mercati. I prodotti esaminati sono stati 26 tra alimentari e non, per lo più della stessa marca o molto simili. Sono generi di larghissimo consumo e non sono state prese in considerazione offerte promozionali di durata inferiore ai 15 giorni.
L’analisi ha riguardato, oltre al campione dei 26 prodotti di largo consumo, anche l’andamento dei prezzi dei servizi per alcune tipologie di esercizi quali pizzerie, bar, alberghi, parrucchieri, estetiste, autolavaggi e lavanderie.
I dati emersi non sono naturalmente confrontabili con i risultati dell’Istat in quanto l’indagine della Camera di Commercio prende a riferimento un paniere ovviamente diverso, numericamente limitato e volto ad obiettivi differenti.
Entrando nel dettaglio, sono gli ortofrutticoli i prodotti che hanno registrato le oscillazioni più consistenti, essendo legati sia alla stagionalità che alle condizioni meteorologiche, arrivando a segnalare complessivamente tra dicembre e giugno un aumento nei prezzi pari a +3,44%.
Quanto alla ristorazione e ai prodotti da banco al bar, si assiste ad un aumento nel complesso contenuto per tutte le voci, con la sola eccezione della tazzina del caffè che non subisce rialzi, mentre i servizi alla persona (parrucchieri ed estetiste) presentano andamenti diversificati con alcune voci in aumento e altre in flessione.
Complessivamente emergono differenze, anche sensibili, nei prezzi praticati dai vari esercizi.
In allegato pubblichiamo la tabella che riporta l’andamento dei prezzi per alcuni prodotti e servizi negli ultimi mesi.
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