Palla al centro

“Democrazia recitativa” è la definizione, che rimarrà a lungo insuperata, data da Massimo Gramellini (La Stampa, 17 settembre) per fotografare il momento politico italiano. Ci si limita a recitare parti in commedia, rispondendo a canovacci prescritti come nella Commedia dell’arte, prescindendo dalla dialettica e dal merito delle questioni. Lo spunto da cui parte Granellini è il nuovo show di Bruno Vespa in cui un politico passerà una giornata, sotto l’occhio della telecamera, con un suoi elettore: il primo è contento perché farà bella figura, il secondo perché va in televisione.
Per i problemi dell’Italia c’è sempre tempo. Buon campionato a tutti e ben ritrovati.

ANTIPASTO – Dopo il weekend di festa di Varesenews alla Schiranna il direttore Marco Giovannelli, per la felicità, si muoveva come un hovercraft sul cuscino d’aria. E ne ha tutte le ragioni, visto l’esito della tre giorni.
Anche il qui presente ha raccolto commenti entusiastici a proposito del giornale e dell’iniziativa; sempre però con un distinguo.
“Siete bravi, ma comunisti”, che è uno formula con cui si indica una specie di tara sfortunata e che liquida ogni questione di merito (“democrazia recitativa”…) un po’ come negli anni andati si diceva di un immigrato calabrese “L’è un bravo fioeu, ma l’è un terùn…”.
Non so Giovannelli, ma il qui presente s’è un po’ scocciato di veder etichettata ogni sua parola con la paranoia maccartista del comunismo.
Chi vuole contraddirci, dunque, impari ad usare argomenti più seri.

COSE CHE SI DICONO COSI’ PER DIRE…- “In fatto di turismo Varese non ha niente da invidiare a nessuno” è una di quelle asserzioni che vengono ripetute a ogni piè sospinto, senza starci a pensare. Uno la sente e subito si immagina una fila di capocce che dondolano in avanti, in segno di assenso. Così è stato anche alla Fiera di Varese, in occasione di un dibattito su Varese città turistica. In effetti, a parte il mare della Sardegna, le montagne del Trentino, i vini e la gastronomia del Piemonte, l’accoglienza di Toscana ed Emilia, il patrimonio d’arte delle città venete, il dinamismo degli eventi culturali di Brescia o Mantova, bisogna proprio ammetterlo: Varese in fatto di turismo non ha niente da invidiare a nessuno.

LE ULITIME PAROLE FAMOSE – In uno degli ultimi post it prima dell’estate sfruculiavamo una gita fuori porta a spese della Regione fatta a San Pietroburgo da un gruppo di personaggi varesini per non meglio precisate missioni commerciali. Fummo subito sfanculati e tacciati di “piagnisteo”.
Poi è arrivata l’estate e due quotidiani non certo di sinistra come “Libero” e “Il Giornale” hanno messo in croce le regioni per le loro spese allegre, comprese le missioni all’estero. Poi è arrivato anche il giro di vite sulla finanza locale e la prima voce ad essere falcidiata indovinate un po’ quale è stata…Che almeno non si dica che siamo i soliti comunisti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Settembre 2004
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