La Fiera si presenta

Alla vigilia dell'inaugurazione ufficiale, tour di presentazione nello spazio espositivo fieristico più grande del mondo

«Abbiamo scelto questa data… perchè oggi è il compleanno del governatore Formigoni». È stato candido come una colomba Luigi Roth (foto), presidente di Fondazione Fiera Milano, nell’illustrare, tra il serio e il faceto, i motivi dell’inaugurazione del grande complesso fieristico di Rho/Pero, in programma domani. L’evento è già stato abbondantemente criticato come elettoralistico e di facciata – tanto che lo stesso progettista  dell’opera, Massimiliano Fuksas, avrebbe declinato l’invito a parteciparvi.

La conferenza stampa di questa mattina è stata comunque l’occasione per fare il punto, ampiamente positivo, di quanto realizzato in soli 30 mesi di lavori. Il risultato è imponente, e per la più grande Fiera al mondo con i suoi 2 kmq (qualcosa come 2 milioni di metri quadri) di estensione è facile prevedere un futuro importante, visto il grande investimento che vi è stato fatto e la fiducia che vi si ripone quale volano economico della ripresa, a destra come a sinistra.

Comune a tutti gli interventi dei presenti alla conferenza stampa è stato l’apprezzamento per la rapidità dei lavori e l’aspetto estetico della struttura (con la "fuga" prospettica di vele disegnata da Fuksas sopra il lunghissimo corridoio centrale). «Una scommessa vinta» ha commentato Formigoni, citando i collegamenti stradali già pronti, le due esposizioni, Progetto Città ed Expo Real Estate, che inaugurano la Fiera da domani a sabato 2 aprile, e la buona collaborazione instauratasi fra i ben 46 diversi enti istituzionali coinvolti nel progetto. «Ci siamo battuti perchè la responsabilità della gestione degli enti fieristici passasse dallo Stato alle Regioni, il che è avvenuto con il dl 112/99 (approvato dal governo D’Alema, ndr); da lì è partita questa avventura, portata a termine in tempi ridotti e con costi più bassi di quanto si temeva».

Soddisfazione è stata espressa anche dai Sindaci di Rho e Pero (foto), Paola Pessina e Augustangela Fioroni, in particolare per il recupero di un’area profondamente segnata, in passato, dall’industria petrolchimica. Claudio Artusi, amministratore delegato di Sviluppo Sistema Fiera (il "braccio destro esecutivo" di Fondazione Fiera Milano), ha messo in luce il carattere innovativo del management dei lavori e le intese tra sindacati, committenti, general contractor e imprese appaltatrici, che hanno portato al rispetto scrupoloso delle più severe normative sulla sicurezza.

«Costo fisso, tempi rispettati, e la qualità che il committente vuole: questa è la Trinità cui deve inchinarsi il general contractor» ha sintetizzato invece l’ingegner Mario Maddaloni, presidente del comitato intersocietario di NPF, il general contractor che ha gestito il lavoro di ben 300 aziende appaltatrici per un totale di oltre 2000 lavoratori impegnati. A ricordare la tabella di marcia della Nuova Fiera è stato invece Piergiacomo Ferrari, amministratore delegato di Fiera Milano: a settembre partirà il calendario espositivo vero e proprio, mentre da gennaio 2006 arriveranno le prime grandi fiere che fino ad allora resteranno nei padiglioni attuali a Milano. «Formigoni ha minacciato di prenderci a calci nel sedere se non gli consegnavamo l’opera in tempo» ha scherzato, ma non troppo, Ferrari; «per il resto, le polemiche sulle infrastrutture non ancora complete sono pretestuose». Un breve excursus storico, infine, è stato fatto da Giovanni Verga, assessore comunale al Territorio a Milano, che ha rievocato le prime, lontane Fiere di cent’anni or sono.

Al termine della conferenza stampa i presenti si sono recati a visitare la nuovissima stazione della metropolitana, dove è giunto il primo treno da Milano; la linea, tuttavia, non entrerà effettivamente in esercizio prima di ottobre.

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Pubblicato il 30 Marzo 2005
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