Autorizzazione Integrata Ambientale: i vantaggi per le imprese
Le modalità operative per ottenere l’Autorizzazione Integrata Ambientale sono state illustrate nel corso di un incontro, rivolto alle imprese del settore chimico, svoltosi presso la sede di Saronno di Univa
La normativa sul controllo e la prevenzione integrate dell’inquinamento, nota anche con il nome di IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control), è uno dei recenti strumenti adottati dall’Unione Europea per spingere le imprese al miglioramento delle proprie "prestazioni ambientali".
Con il D. Lgs. n. 372/1999 è stata recepita la Direttiva Europea n. 96/61/CE ed è stato così introdotto il concetto di "Autorizzazione Integrata Ambientale" (AIA), cioè un’unica autorizzazione ambientale che sostituisce ogni altra autorizzazione ad oggi richiesta alle imprese, quale ad esempio quella prevista per gli scarichi idrici, le emissioni in atmosfera, lo smaltimento dei rifiuti, con la sola eccezione della normativa sui rischi di incidenti rilevanti.
Il presupposto di possedere un’unica certificazione rappresenta senz’altro un importante passo avanti nel processo di sburocratizzazione degli adempimenti a carico delle imprese (un unico documento, una sola scadenza ed un solo referente), oltre ad avere, in termini economici, un apprezzabile risparmio di risorse e di tempo e un miglioramento della propria immagine e del rapporto tra Impresa e Pubblica Amministrazione.
Non da ultimo, dato che condizione necessaria per il rilascio dell’autorizzazione è l’utilizzo, da parte delle imprese, delle BAT (Best Available Techniques) ovvero delle Migliori Tecniche Disponibili (MTD), si otterrà un miglioramento della qualità dell’ambiente.
Al fine di stabilire le principali criticità e definire le possibili soluzioni che potrebbero emergere nel procedimento amministrativo connesso al rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA), Confindustria Lombardia, la federazione regionale delle associazioni industriali lombarde, lo scorso anno ha siglato con la Regione Lombardia (Assessorati Qualità dell’Ambiente, Servizi di Pubblica Utilità e Agricoltura) un protocollo di intesa che prevede l’avvio di una fase di sperimentazione su un gruppo di imprese, titolari di impianti IPPC.
Le modalità operative per ottenere l’Autorizzazione Integrata Ambientale sono state illustrate oggi nel corso di un incontro, rivolto alle imprese del settore chimico, svoltosi presso la sede di Saronno dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese e tenuto da Aldo Vignati, responsabile dell’area Ambiente, Territorio e Sicurezza di Confindustria Lombardia.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Fabio Rocchi su "Mio figlio di 7 anni allontanato dall'oratorio di Gorla Maggiore perché musulmano"
fracode su Anche questa domenica si scende in piazza a Varese per la Palestina
Fabio Rocchi su Dal Pentagono a Tianjin: quando la guerra torna a chiamarsi guerra
lenny54 su Il Pd di Gallarate attacca Cassani: "Paladino della macchina propagandistica programmata dal governo Netanyahu"
bianca1977 su Varese si prepara a dire addio alla piscina di via Copelli: al suo posto si valuta un impianto per la pallavolo
Fabrizio Tamborini su Elly Schlein a Varese: “È una vergogna che prosegua l’occupazione di Gaza, e il silenzio del governo Italiano è complicità”
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.