La Comunità montana preoccupata per le sorti dell’ospedale

Il presidente Fiorini scrive ai vertici dell'azienda ospedaliera denunciando la situazione del Confalonieri. La replica di Rotasperti: «Il rilancio ci sarà»

Basta una notizia breve comparsa sulla stampa e si riscatena l’incubo ospedale di Luino.

In un articolo comparso sul Corriere della Sera si faceva il bilancio delle somme destinate ai piccoli ospedali e, per Varese, venivano citati 3 milioni di euro per Cuasso e 9 per Cittiglio. E Luino? Si trattava di una svista o di una decisione dell’ultimo minuto che vanificava mesi di lavoro e di incontri?
La comunità montana è entrata in fibrillazione, pronta a risfoderare l’ascia di guerra.
Per la verità, i rapporti tra sindaci e vertici dell’azienda ospedaliera sono tornati a farsi agitati già da un po’. In una recente lettera, il presidente della Comunità Montana Silvio Fiorini accusa il direttore generale Roberto Rotasperti di non aver coinvolto il gruppo di lavoro nella stesura del piano di rilancio presentato il 31 marzo scorso in Regione: « 
Mi permetto farLe notare – scrive Fiorini – che tale comportamento non è certamente improntato alla collaborazione con il gruppo di lavoro appositamente costituito per un serio rilancio dell’Ospedale di Luino, ma ripropone per l’ennesima volta una prassi consolidata, e cioè far trovare gli addetti ai lavori di fronte al fatto compiuto.   Evidentemente non viene tenuta in alcuna considerazione la disponibilità di persone che hanno sempre cercato di dare la massima collaborazione al fine di giungere tutti insieme al risultato sperato, e cioè all’effettivo rilancio dell’Ospedale di Luino». Colgo l’occasione per ricordarLe che l’attuale andamento dei servizi quotidiani a favore dell’utenza non è per nulla confacente alle effettive necessità e che ogni pur minimale provvedimento viene sistematicamente rimandato, se non dimenticato.»

Fiorini snocciola una serie di situazioni che, nonostante le promesse dell’allora Assessore alla Sanità Borsani, sono ancora in fase di stallo: « i trasporti secondari sono diventati una telenovela e non funzionano;   è cronica, per non dire drammatica, la carenza di personale infermieristico in assenza di qualsiasi iniziativa concorsuale;  i tempi di attesa per esami diagnostici si stanno dilatando oltre ogni logica (per una TAC siamo ad oggi ad otto mesi) e questo nonostante, ci risulta, esista un progetto finanziato dalla Regione Lombardia per la riduzione dei tempi di attesa».

 Fiorini conclude annunciando l’intenzione di sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema potenzialmente esplosivo: «Mi auguro che il fatto di non aver presentato il progetto di ristrutturazione dell’Ospedale al gruppo di lavoro appositamente costituito non nasconda spiacevoli sorprese».

Da parte sua, il direttore Rotasperti si dice tranquillo e sorpreso dalla posizione del presidente della Comunità montana e invita i rappresentati del territorio a prendere visione del progetto presentato in Regione: «Il nostro ufficio tecnico è a completa disposizione di chiunque voglia conoscere i dettagli del piano di rilancio di Luino. Inoltre non c’è stata alcuna variazione circa i finanziamenti in arrivo: i 9 milioni di euro saranno a disposizione di entrambi gli ospedali del Verbano. Appena sarà nominata la nuova giunta, sono sicuro che il progetto sarà discusso».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Maggio 2005
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