Calcio troppo costoso per gli aspiranti campioni
Aumenti dell'80 per cento dei costi per l'attività dei giovani calciatori. Lettera aperta di Daniele Marantelli a Franco Carraro
Una lettera al presidente della Federazione italiana Gioco calcio (Figc) Carraro e per conoscenza al premier Silvio Berlusconi, al ministro Roberto Maroni, al ministro Rocco Buttiglione e ai capigruppo di Camera e Senato. Mittente Daniele Marantelli della segreteria regionale dei Diesse. Un atto di accusa nei confronti del calcio professionistico che, secondo l’autore, ha perso tutta la sua credibilità.
(Foto: Daniele Marantelli)
«Agli episodi di violenza di fine campionato – scrive il presidente provinciale diessino – e al perduto prestigio della classe arbitrale, si è aggiunta la recente inchiesta su presunte partite truccate. Non comparabile per gravità, ma discutibile sul piano etico, è la recente risoluzione del contratto di un calciatore, liquidato da una società di serie A con una cifra equivalente a 500 anni di lavoro di un lavoratore dipendente che percepisce 1.500 euro mensili».
Marantelli rincara la dose quando si tratta di parlare del settore giovanile, bollando come offensiva la decisione della FIGC di aumentare i costi per consentire a migliaia di giovani, dai pulcini agli allievi regionali, di partecipare alla prossima stagione calcistica. «Le allego una tabella – continua Marantelli – che mette a confronto i costi con la stagione scorsa, dove si evince che siamo in presenza di aumenti che vanno dal 7,14% all’81,48% per il cartellino biennale di esordienti e giovanissimi. Dov’è il rispetto del tetto programmato d’inflazione? Lei sa, Egregio Presidente, che le migliaia di società di calcio che si occupano di giovani vivono prevalentemente grazie alla passione di migliaia di volontari? Lei sa che le società dilettantistiche svolgono una funzione educativa, civica e sociale enorme? Lei sa che grazie alle visite mediche gratuite per minori, che a Scuola non si fanno più, spesso è possibile individuare per tempo difetti e malformazioni evitando a tanti ragazzi successivi seri danni per la loro salute? È evidente che le Società saranno costrette a scaricare i costi degli aumenti sulle famiglie. E a pagare le conseguenze saranno i figli delle famiglie più povere. Tutto questo è ingiusto, anzi: è una vergogna. Presidente Carraro: cancelli questi aumenti. L’attuale contesto economico del Paese e del calcio professionistico, li rende del tutto ingiustificabili».
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