L’infame nostro

Ci risiamo. Allo stadio domenica pomeriggio campeggiava uno striscione con scritto “Basta menzogne su di noi – Del Frate infame”. Firmato Blood Honour.
Gli stessi che si sono resi protagonisti di pestaggi di giocatori del Varese solo per il fatto di avere la pelle di colore diverso dal nostro. Gli stessi che pestano a turno albanesi e magari anche poliziotti così vendicano gli “amici”. Gli stessi che se c’è da menar le mani non si tirano mai indietro perché così si dimostra di essere “veri uomini”.
La colpa del nostro Claudio sarebbe di aver scritto quello che in centro a Varese molte persone dicono da tempo.
C’è un tentativo di mettere le mani su diversi locali pubblici, guarda caso dove poi circola cocaina a gogo e prendono le mosse risse del sabato sera. E non sono solo voci tanto che le forze dell’ordine stanno indagando da tempo. Che questa situazione poi si sia mischiata in qualche periodo all’amministrazione comunale è un’altra faccenda, ancora più grave, ma che spetterà alla Magistratura dimostrare.
Ma intanto Del Frate si prende dell’infame. Perché? Solo per il fatto di aver tolto il velo di ipocrisia che circonda questa opulenta e sorda città? Solo per aver ancora una volta dimostrato di non aver paura e di raccontare come vanno le cose?
Infame è un termine che usano i malavitosi e i tossicodipendenti per etichettare chi fa la spia, chi spiffera nomi e fatti. E di solito lo fa con le forze dell’ordine. Claudio invece lo fa dalle colonne del più grande quotidiano d’Italia, Il corriere della sera e su Varesenews. E noi andiamo fieri di averlo tra i nostri collaboratori.
Ma stavolta c’è qualcosa di nuovo per chi crede di essere grande e il padrone della città perché gli viene lasciato il permesso di issare striscioni, quelli si pieni di infamie. Da giorni tutti i direttori dei giornali varesini stanno lavorando per raccontare come stanno andando le cose. Abbiamo chiesto al Prefetto di spiegare quali siano le azioni che si intende fare per garantire alla città la giusta serenità che merita. In questo la stampa, con le possibili differenze è compatta e non accetta che la polizia o i carabinieri si debbano preoccupare di proteggere un giornalista che non solo non è un infame, ma che può essere il vanto di tutto il nostro territorio.
Claudio non è solo, dietro di lui c’è il suo giornale, tutta la nostra redazione e siamo certi tutta la stampa e i cittadini democratici.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 13 Novembre 2005
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.