“Chi semina tette, raccoglie bifolchi”

Post it – Dove si dà la maglia nera nella neve, si rievoca un grande personaggio e si fa un pissi pissi sulla Lega Nord

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E se si mandassero delle mail? “Caro Silvio…caro Romano…tu sei un venditore di tappeti…tu hai la faccia da mortadella”, invece di stare lì, sempre in video a rompere i cabbasisi, a scambiarsi i dispettucci. Nel momento in cui volessero farci sapere che cosa pensano di fare in tema di tasse, di sanità, di trasporti e altri quisquilie, basta che ci fanno un fischio e ci sintonizziamo tutti.

MARKETTA – Noi ve lo diciamo, poi voi fate quello che volete. Basta col dire che Varese è città intellettualmente arida, che i nomi sono sempre quelli dei quattro barbogia e via piagnucolando. Segnatevi questo nome – Matteo Bordone – e andate a visitare il suo blog. Il tizio è giovane, è di Varese, è uno spasso e conduce una rubrica su Radiodue che si intitola Dispenser. Semplicemente strepitoso è uno dei suoi ultimi post, dedicato alla piazzata di Domenica In tra Pappalardo e quell’altro che chiamano Er Mutanda e agli sdegnati commenti che ne sono seguiti. Ne riportiamo paro paro la parte finale: “Se vai a centottanta ti assumi un rischio: non è matematico ma ti puoi schiantare contro un platano. Basta saperlo. Quando però la macchina sbanda in curva e sfiora la corteccia, dopo mesi di velocità furibonda, non è il caso di scandalizzarsi. Si fanno delle scelte e chi semina tette raccoglie bifolchi”.

VENGA…VENGA…VENGA…- Sommersi come siamo dalla neve, presi dalla polemica sui trasporti che non vanno, sulle strade sporche o rapiti a scattare scorci da presepe con la digitale, ci siamo persi un pezzo importante della storia. Dunque, stava già smettendo di nevicare e subito veniva dichiarato che il giorno dopo tutte le scuole della provincia sarebbero state chiuse d’autorità. Dico, la scuola, quella cosa di cui per decenni s’è avuto un timore reverenziale perché là dentro ti giocavi il futuro, formavi la classe dirigente eccetera eccetera. Invece niente: mentre negli aeroporti, sulle strade, sui binari dei treni in tanti lottavano sotto la tormenta per tornare a una situazione decente, presidi e professori alzavano bandiera bianca senza neanche provarci, dando un esempio di mammismo sconsiderato a migliaia di studenti. Come se il bello e il brutto di una nevicata non facessero parte della vita. Una volta a Varese c’era il professor Giovanni Bellorini, buonanima, che quando nevicava, interrompeva le lezioni e portava i suoi studenti a spalare la neve davanti a uffici postali e marciapiedi. Ce ne fossero ancora…

LEGASPIA – Dicono, e sottolineo dicono, che in casa Lega Nord stia per esplodere l’iradiddio per le candidature alla camera. Dunque, i posti sembravano già prenotati per la nomenklatura del movimento (leggi i deputati uscenti) ma la base degli iscritti, tra i quali starebbe soffiando sempre più forte il vento delle camicie verdi e dell’oltranzismo, vorrebbe piazzare il nome di Max Ferrari, giornalista di Telepadania; uno, per intenderci, che quando legge le notizie sembra sempre sul punto di alzarsi e prendere per il collo il cameraman, uno che “gli islamici vogliono distruggere l’Occidente”. Insomma, uno di quelli che piace ai puri e duri. Il primo round sarebbe andato ai “colonnelli”, però il match non è finito, dicono.

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Pubblicato il 28 Gennaio 2006
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