Oltre 70 morti per un falso allarme bomba
Tragedia allo stadio di Manila, dove una folla di 25mila persone cercava i biglietti per assistere alle riprese di un popolare show televisivo
Tragedia a Manila, capitale delle Filippine. Allo stadio "Ultra", dove una grande folla di persone si era radunata per assistere alle riprese di un popolare show televisivo, più di settanta persone sono morte ed oltre 350 sono rimaste ferite nella gigantesca calca che si è formata.
Causa della tragedia, una banalità, forse uno scherzo di cattivo gusto. Qualcuno ha gridato «c’è una bomba» e la folla ha cominciato ad agitarsi, migliaia di persone si sono messe a correre calpestando tutto ciò che si trovavano davanti. A fare le spese della follia collettiva sono state soprattutto donne anziane, rimaste schiacciate dal fiume umano in preda al panico per il falso allarme bomba.
Il bilancio delle vittime è ancora incerto, il ministro della sanità filippino parla di 73 morti, ma il vicepresidente Noli de Castro sostiene invece che le vittime siano 79, mentre il bilancio della Croce Rossa parla addirittura di 88 morti. Di certo si sa che una delle vittime è un bambino piccolo, che non ha resistito alla calca.
Al di là del falso allarme bomba che ha scatenato il putiferio, è polemica su come è stato gestito l’evento. Testimoni affermano infatti attorno allo stadio c’era troppa gente, almeno 25mila persone, in attesa di comprare i biglietti per assistere allo show. Con una simile folla basta una piccola imprudenza per causare una tragedia.
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