Ecco il Salone del lavoro efficiente, e comodo

Si chiamerà metodista ergonomo la nuova figura professionale che ci aiuterà a lavorare più piacevolmente, e in sicurezza. Se ne parla martedì all'Unione Industriali

Che mestiere fai? Il metodista ergonomo. Sì, tra poco potreste sentire anche questa risposta. Non preoccupatevi, niente di preoccupante, si tratta di un onestissimo e utilissimo mestiere. Lo scopo? Farvi stare comodi, mentre lavorate.

Ma andiamo con ordine e non banalizziamo. Esiste una disciplina ormai piuttosto nota, chiamata ergonomia. Questa si occupa del nostro rapporto con tutti gli oggetti, come le sedie o gli elettrodomestici, valutandolo secondo parametri di sicurezza, adattabilità, usabilità, comfort, gradevolezza e comprensibilità.

Ora un interesse di questo tipo richiede delle analisi molto più approfondite di quel che solitamente si crede. Bisogna quantificare i carichi muscolari, la durate delle posizioni e la struttura ossea. Spesso si creano anche modelli virtuali al computer, per analizzare più precisamente i possibili effetti a lungo termine.

E qui arriviamo al nostro metodista ergonomo: lui è il professionista che si occupa di applicare queste tecniche al mondo del lavoro, per affiancare le aziende nella scelta delle soluzioni migliori finalizzate alla tutela della salute e della produttività degli impiegati.

Probabilmente però, è difficile che ne conosciate già uno. Questo mestiere, infatti, deve ancora essere ben definito, e formato. Se ne parlerà alla conferenza del Salone dell’efficienza di Torino, venerdì 5 maggio. Oltre ad un interessante convegno che si rivolge principalmente alle aziende, l’evento prevede anche la dimostrazione dei più recenti software di simulazione ergonomica, e di soluzioni formative per l’istruzioni di quelli che presto potrebbero diventare consulenti fondamentali per le imprese.

Perchè? Prima di tutto perchè la normativa europea EN/ISO prevede degli standard ergonomici ben precisi. In secondo luogo perché una buona ergonomia, intesa come semplicità e piacevolezza nell’approccio agli strumenti che usiamo per lavorare, può elevare di molto la produttività. Ovunque, dal lavoro alla scrivania a quello sui camion, da quello di un operaio a quello di una segretaria.

E per dimostrarlo saranno esposte all’evento molte case history, raccontando di aziende che hanno deciso di applicare con soddisfazione questa disciplina nei loro stabilimenti.

Per avere ulteriori informazioni sul programma e sulle modalità di partecipazione all’evento, visitate il sito dell’associazione MTM.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Aprile 2006
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