Storia, e pericoli, delle uova di Pasqua

L'usanza di scambiarsi prelibatezze con sorpresa ha una lunga storia, che piace ai piccoli. Ma attenzione alle sorprese pericolose

Il momento più magico della Pasqua? Rompere l’uovo, ovviamente, per scoprire cosa c’è dentro. Una tradizione che vive da secoli, perchè da sempre i cinesi hanno l’usanza di regalarsi uova dipinte, come simbolo di vita.

Le uova, associate da sempre alle feste primaverili, con l’avvento del cristianesimo divennero simbolo della rinascita di Cristo. Già nei libri contabili di Edoardo I di Inghilterra risultava segnata una spesa per 450 uova rivestite d’oro e decorate, proprio come regalo di Pasqua.

Altre uova celebri sono quelle di Fabergé, oggetti molto preziosi e di grande valore. L’artistà realizzà la prima nel 1883 su commissione dello zar Alessandro, che voleva un omaggio originale per la zarina Maria. Oggi le uova di Fabergé rimangono oggetti ambiti e collezionati.

Ma nel 900 le uova pasquali, con tanto di sorpresa, divennero una moda sempre più popolare. Ovviamente non sono più preziose come l’oro, ma decisamente più golose, perchè di cioccolata. E quel che conta di più è il contenuto, la celebre sorpresa che da sempre meraviglia i più piccoli.

Una sorpresa che, si spera, non deluda e soprattutto non sia rischiosa. Anche quest’anno, infatti, il Codacons invita i genitori a fare particolare attenzione nei loro acquisti, al fine di prevenire spiacevoli incidenti ai danni dei bambini.

I più piccoli, infatti, vedendo le sorprese insieme al cioccolato, potrebbero trovare naturale portarle alla bocca, rischiando di ingerire i piccoli pezzi. Cosa fare quindi? Acquistare uova pasquali contenenti solo sorprese di qualità, tenendo presente che spesso queste non sono particolarmente resistenti e potrebbero rompersi se sottoposte alle "torture" dei piccoli.

Se possibile acquistate direttamente quelle uova che chiariscono, fin dalla confezione, che le sorprese godono del marchio CE. In ogni caso, a seconda dell’età del bambino, saranno certamente i genitori a poter valutare al meglio se la forma della sorpresa (che dovrebbe essere arrotondata) è pericolosa o meno. Ma è anche necessario verificare che i materiali non siano tossici, ricordando che l’Unione Europea vieta l’uso del pvc.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Aprile 2006
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