Toh, guarda chi si vide: la grande coalizione
Ecco che cosa pensano alcuni dei lettori di Varesenews del risultato delle Politiche
The day after…il giorno dopo. Che cosa pensate di come sono andate queste elezioni? Qual è il vostro stato d’animo. Scrivete a redazione@varesenews.it saremo lieti di pubblicare le vostre reazioni-sensazioni.
Noto con vero piacere che, almeno la base della CdL sembra rimasta uguale a ieri, con le sue ironie sui diritti civili, il disprezzo di chi ha un’opinione diversa e lo scetticismo sulla democracrazia.
Pres.arci Cantello e coglione felice
Egregio Direttore,
ho letto con attenzione i due interventi pubblicati questa mattina del Consigliere Regionale Giuseppe Adamoli e del Sottosegretario Raffaele Cattaneo e vorrei esprimere il mio parere al riguardo.
Leggendo questi due interventi, molto diversi ma molto pacati e con anche qualche autocritica all’interno, mi viene in mente tutta la recente campagna elettorale giocata tutta continuamente su insulti e completa mancanza di dialogo e discussione.
Devo dire che concordo pienamente con quanto Adamoli dice riguardo all’antiberlusconismo: forse un po’ e’ servito durante la campagna elettorale ma adesso bisogna riflettere bene sul futuro perche’, soprattutto al nord, non si puo’ non considerare che una larga maggioranza dei cittadini ha votato a favore di Berlusconi mettendo in netta minoranza chi dovra’, da oggi in avanti, governare il paese.
A cosa e’ dovuto questo? A cosa e’ dovuta la grossa crescita di un partito come l’UDC che rappresenta, a mio modesto parere, il vero vincitore di queste elezioni ?
Per me che sono un uomo di centro/centro sinistra (scuola DC e non me ne vergogno assolutamente, anzi ne vado fiero) vedere che nella mia compagine crescono solo i partiti di estrema sinistra e che non riusciamo ad intercettare (almeno al nord) i voti dei moderati mi fa molto riflettere.
Mi fa pero’ anche molto riflettere il fatto che pure la Lega abbia perso molti consensi che sono sempre finiti (a mio modesto parere) in molta parte nell’UDC. Tutto quanto sopra detto mi fa pensare che, certo non sono ancora maturi i tempi di una “grossa coalizione” evocata ieri sera dal Presidente del Consiglio (sicuramente tardivamente e dettata dalla sconfitta elettorale) e probabilmente non lo saranno mai, ma mi fa anche pensare che molti steccati andranno superati nel futuro per avere la possibilita’ di governare il paese con una larga maggioranza che consenta di portare stabilita’.
Penso che negli schieramenti attuali (sia a sinistra che a destra) ci sono persone che non sono ne’ all’estrema sinistra ne’ all’estrema destra (penso a persone come l’On. Bersani o l’On. Finocchiaro a sinistra e a persone come l’On. Mantovano o l’On. Urso a destra – solo per citare i primi che mi vengono in mente) e che, seppure con sfaccettature diverse e con sensibilita’ diverse, potrebbero mettere insieme le forze per consentire al sistema Paese Italia di ritornare ad essere quella grande potenza economica e commerciale che merita di essere.
Maurizio Tortosa
Egregio Direttore, io sono un elettore di destra, chiaramente deluso dal risultato elettorale ma in particolare dall’approccio che le scheggie di destra italiane hanno avuto con questo evento. Penso che la storia della riconta dei voti sia assurda e che a questo punto Prodi debba governare questo paese anche se, sono anche convinto che non ci riuscirà. Si é parlato molto di un’Italia divisa in due, secondo me la spaccatura é piu profonda e non dovuta al fatto del 50% della gente che vota Prodi e dall’altro 50 che sceglie Berlusconi. La spaccatura é ben piu’ grave e oltre che politica penso sia di carattere territoriale e culturale; il nord a destra, il centro a sinistra e il sud un po e un po. Se non fossi patriota come sento di essere, mi verrebbe da pensare che la Lega con la sua devolution ha ragione…
Non che se avesse vinto il Polo sarei stato molto piu felice, ma un conto é tapparsi il naso davanti a gentaglia come Follini e i suoi amici democristiani, un’altro é digerire l’idea di essere governati dagli stessi democristiani(Udeur e margherita)in combutta con i "compagnacci" e gente tipo il Signor Vladimiro. La mia piu’ grossa delusione riguarda invece l’evidente idiozia della destra che, presentandosi spaccata in due piccoli frammenti (Alternativa Sociale e Fiamma Tricolore), ha perso l’occasione di entrare in Parlamento con i suoi rappresentanti e far finalmente sentire la propria voce. Lo 0,70% di Alternativa Sociale sommato allo 0,60% della Fiamma Tricolore insieme avrebbero formato il miglior risultato dei non eletti e non avrebbe consentito ai Democristiani e ai Socialisti di entrare al nostro posto grazie ai voti clientelari del sud. Spero che questa ennesima sconfitta possa servire da lezione magari risvegliando l’animo di qualche politico della nostra area che voglia cercare di impostare un discorso in grado di andare oltre alla soubrette Mussolini, a Romagnoli e alle "correntuccole" varie, che se messe insieme ci consentirebbero di avere se non altro il diritto di esistere. Noi di destra siamo abituati a subire, lo facciamo da oltre sessant’anni e continueremo a farlo, in pochi ma piu’ forti se compatti.
Riccardo Pellegrini
Associazione "Venegono Attiva"
Adesso li aspettiamo al varco. Non vedo l’ora che inizino a decidere su ritiro dall’raq ,TAV, coppie di fatto ecc. ecc…….siete pronti?
Gentile Direttore,
Caro Direttore,
Una vittoria di Pirro per il Centro-sinistra. È stato mancato l’obiettivo principale: mandare a casa Berlusconi con la coda fra le gambe. La CdL ha conseguito l’obiettivo minimo: sopravvivere. Era palese la soddisfazione dei boiardi di F.I. ieri in TV: sapendo di non risucire a vincere, si sono adoperati per arrivare all’unico obiettivo possibile. Cioè non far vincere l’avversario (alla faccia della decantata mentalità-vincente-stile-Milan). E strafregandosene del Bene del Paese, tanto siamo tutti c……. Non c’è molto da festeggiare. Sono quei casi in cui uno è fortemente tentato a ripudiare la "democrazia".
Max Brusa
Vorrei invitare il sig. Thomas d T a rifare un pò di conti, e magari il nuovo governo a pensare all’insegnamento della matematica nelle scuole primarie.
Se il partito Forza Italia si fosse aggiudicato il 46% dei voti, questi sommati al 46% vinti da Udc, Lega e Alleanza Nazionale avrebbero dato una vittoria storica, epocale, senza precedenti.
Il 92% delle preferenze, con un certo percentuale perso in schede nulle e non votanti?
Wow!!!!
Jane B.
Leggo divertita i risultati elettorali "esatti" dettati dall’amico Thomas che con ironia ci racconta ciò che realmente è successo.
In effetti, "stornando" che al posto di andare a votare, s’è fatto "censire", Forza Italia ha proprio fatto il pieno.
Forse è qualcun altro/a, che deve studiar la matematica e magari non gioire troppo di essere rappresentato/a da gente come il signor/signora VLADIMIR LUXURIA o il teppistello Caruso.
Si signora Jane, perchè se storniamo i "c….i" che han fatto il censimento, la maggior parte degli italiani ha preferito il Cavaliere.
AHAH meno male che esiste ancora l’ironia in uno stato che sembra sempre più un regime.
Gabri
Lo ammetto, non ne capisco niente di politica, ma i miei 25 anni e i miei studi, mi portano a ipotizzare che saremo governati da un partito che Unione non è, anzi…… e sicuramente tutti coloro che hanno votato Cdl saranno vittime della crisi del Paese.
Sono sconcertata dal fatto che la metà degli italiani, abbiano SCELTO di non “andare avanti” e di votare contro i propri interessi: poi però non lamentiamoci se dovremo pagare le imposte per ogni luogo in cui metteremo piede!!!!!
All’indomani del balletto dei numeri quello che resta di certo è l’incertezza di un risultato che non può soddisfare nessuno, compreso chi ha scelto questa legge elettorale. Se fossimo in Germania, sarebbe un plebiscito della democrazia, un risultato "tecnico", una Grosse Koalition voluta dal Popolo, la giusta applicazione della meritocrazia ai partiti (ovvero: "sei per tutti"); ma siamo in Italia, per cui tutti sono dalla parte del vincitore, tutti hanno perso. Cosa fare? Governare, dice l’Unione. Qualcuno ha parlato di un Governo tecnico, altri di nuove elezioni. La cronaca ci racconta che gli aerei in stallo si sfracellano al suolo… una nazione in stallo è una disfatta del Sistema. Medardo di Terralba (http://www.italialibri.net/opere/viscontedimezzato.html) avrebbe una insider-view migliore della nostra. E magari ci direbbe di fare davvero "concertazione", ma "a monte". Ma siamo in Italia, quella del "calabrone" che vola nonostante la sua stazza. E ce la faremo, in un modo o nell’altro. John Lennon diceva che "la vita è ciò che ti accade mentre sei impegnato a fare altri progetti". E mentre LORO ballano coi numeri, noi ci dimeniamo nel trantran quotidiano per sopravvivere, come fa il calabrone. Cordialità.
Guelfo Alexander Ghibellini
ceo@ghibellini.com
Egregio Direttore,
non sono un "politico" e può darsi quindi che io mi stia sbagliando.
Ma a me sembra un dato estremamente importante quello che dimostra – anche e soprattutto a livello provinciale – il "valore aggiunto" dell’Ulivo rispetto alla somma dei tre partiti che lo compongono. Eppure questo elemento mi sembra assolutamente trascurato dalle prime dichiarazioni di alcuni segretari cittadini (p.e. quelli gallaratesi) che sembrano molto più attenti al loro orticello piuttosto che ai possibili frutti di un campo comune.
E questo spiega molto, rispetto alla situazione in cui ci troviamo.
Un cordiale saluto
Angelo Protasoni
Gallarate
Solo un grande senso di liberazione. Pare che non sempre il lieto fine sia nei copioni dei film.
Claudio Giuncaioli
Risultati delle politiche senza grosse sorprese. Si profila una nuova vittoria per Forza Italia. Il partito di Berlusconi, su un totale di circa 24 milioni di votanti, coglie un risultato vicino al 46%. Bene Alleanza Nazionale che segue al 24%, Udc al 13%, Lega al 9% e dietro partitini che si aggiudicano pochi punti percentuali. Per quanto riguarda l’altro appuntamento elettorale dello scorso week end, il censimento dei c……i, si è appurato che in questo paese ce ne sono 24 milioni, pari al 50% dell’intera popolazione. Un po’ troppi direi per vivere nel benessere.
Thomas d T.
La scorsa settimana avevo scritto che il governo che nascerà sarà un governo di serie D sia esso di destra o di sinistra. I risultati elettorali al Senato già danno ragione alla mia previsione. Ritengo giusto considerare il risultato elettorale un pareggio. Nonostante che se ne dica, la campagna elettorale la ritengo una tappa fondamentale in un cammino verso una democrazi a compiuta che si regge sul bipolarismo. E proprio il pareggio servirà nel futuro per definire mediante accorpamenti e scorpori nelle attuali formazioni politiche la nuove forze di destra e di sinistra. Come avevo detto ben prima delle elezioni la legge elettorale va cambiata affinché chi ottiene un voto in più dell’avversario possa governare con una maggioranza ampia per dare stabilità al governo. Questo ad esempio assegnando il 60% dei seggi alla coalizione/partito che vince. Cambiare la legge elettorale si, ma teniamoci stretto il sistema proporzionale senza il voto di preferenza modificando i collegi in modo da renderli piccoli e mono nominali affinché a risultati elettorali acquisiti sia proclamato eletto chi ottiene nel proprio collegio il quoziente più alto. Auspichiamo almeno che possa essere ancora Ciampi il Presidente che affiderà per i prossimi sette anni l’incarico di formare il nuovo Governo e che i nuovi Governi possano quanto prima riportare i giusti parametri per avere voce in Europa e per continuare a rimanere nel G8 dei paesi più evoluti del Continente.
Agostino De Zulian
Caro Direttore,
mi permetto di fare alcune osservazioni "tecniche" sul tanto vituperato sistema elettorale.
1) Le schede, su cui bisogna apporre solo la croce sul simbolo, hanno reso il votare molto più semplice e chiaro per tutti i cittadini.
2) Il non avere preferenze da esprimere ci ha evitato di essere subissati da "santini" durante la campagna elettorale con relativo relativo spreco di denaro.
3) Il centro sinistra vince le elezioni grazie a due leggi volute dal centro destra: la legge elettorale e la legge per il voto dei cittadini all’estero.
4) In una situazione di tale parità, questo sistema ha permesso, almeno alla camera, una certa stabilità. Non sono sicuro che i sistemi precedenti l’avrebero garantita.
5) Si è tornati a dare voce palese ai partiti favorendo quella che è una "vocazione mediterranea".
6) Comunque lo sbarramento ha prodotto l’effetto di una certa riduzione del numero di partiti che siederanno in parlamento.
Ringraziandola, porgo un cordilale saluto.
Davide Galli
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