Nulla sarà più come prima
I lettori di Varesenews ricordano il "loro" 11 settembre
Il mio ricordo di quel tragico giorno del 2001 è sempre vivo e stampato nella mia memoria e credo lo rimarrà per sempre.
Il mio datore di lavoro si trovava a LAS VEGAS per una fiera; noi, la moglie e la mia collega eravano tranquillamente in ufficio al ns. lavoro, come tutti i giorni.
Ad un certo punto squilla il telefono ed è proprio lui, il titolare che mi dice, con voce ansimante: ACCENDETE SUBITO LA TV !!! A NEW YORK STA SUCCEDENDO UN CASINO!!! E qui non ci lasciano nemmeno uscire dall’albergo per andare in Fiera!!!! Metto giù il telefono e accendiamo la TV; davanti a noi, INCREDULI e senza parole quel secondo aereo che si schianta…..Siamo rimaste sino all’ora di tornare a casa davanti alla TV, senza riuscire a proseguire il ns. lavoro, troppo scioccate!.Posso ricordare come fosse ora i brividi, la rabbia e la paura che dal quel giorno è diventata parte integrante della ns. vita!!!
Poi vado a casa e stringo con un forte abbraccio il mio bimbo che allora non aveva ancora 2 anni, rendendomi conto, mai come in quel momento di quanto sia preziosa la vita. Arriva mio marito, ci guardiamo ed attoniti seguiamo quelle immagini in TV che ci ricorderemo per tutta la vita.
Questo il mio ricordo
(Cristina)
Io quell ‘ 11 settembre me lo ricordo benissimo ero seduta sul divano del salotto guardavo la televisione facendo " zapping " , ad un certo punto si è interrotta la normale progammazione televisiva per trasmettere quello che tutti tragicamente conosciamo . Il fatto soprendente è che io all’ inizio crdevo fosse un film (di genere catastrofico, quel genere in cui gli americani sono maestri, e dentro di me pensavo ma come è fatto bene, come sono bravi ) . Putroppo mi ci è voluto poco per capire che non era un film, ma una realtà tragica e agghiacciante, quel giorno il mio cuore si è fermato, insieme a quello di migliaia di americani. La mia vita è cambiata da quel giorno? Certo, adesso mi sento vicino agli americani come mai prima d’ora ( nel cuore e nello spirito ), adesso putroppo so che a differenza di quello che pensavo l’ America non è invincibile , non è inviolabile, non è la + forte del mondo e l’ ho scoperto nella maniera peggiore. Ho pregato insieme a tutta la mia famiglia per i tanti caduti dell’ 11 settembre che non dimenticherò mai.
(Simona Russi)
Ero a casa e stavo per cominciare a lavorare al computer, ho acceso la TV (ho sempre studiato/lavorato con radio e TV accesi) e, aspettando l’inizio del telefilm di Ally McBeal, stavo passando da un programma all’altro. Mi sono imbattuta in Emilio Fede in giacca di renna, un po’ affannato. Dietro di lui una delle due torri in fiamme, mi sono detta: no, non ho nessuna voglia di vedere un film di tipo catastrofico…..ma stando attenta alle sue parole, mi sono paralizzata ! Dopo poco ho visto in diretta anche l’altra torre sventrata, poi notizie di altri aerei ……….. Nel giro di dieci minuti non si capiva piu’ nulla, abito a Varese in un palazzo alto 10 piani, addirittura si poteva pensare che potesse arrivare un aereo anche contro il mio palazzo ! Ho chiamato subito sul lavoro una mia cara amica , rientrata da pochi mesi in Italia da New York………… ed il resto è noto a tutti. E’ scoppiata la guerra più mondiale da sempre, solo che si sta svolgendo in un modo completamente diverso dalle altre. Tutto è cambiato da allora e credo che, purtroppo cambieranno ancora molte cose ! (Danila Bianchini)
Stavo studiando per un esame universitario e mio papà mi ha chiamato preoccupato e confuso, era davanti alla tv e per caso aveva visto in diretta lo schianto del secondo aereo… Quell’esame l’ho dato alla sessione successiva, come potevo studiare mentre il mondo esplodeva? Un mio professore scrisse una poesia sul quel tragico giorno, ve la mando… Ilaria S.
11 SETTEMBRE 2001
GIALLO POI ROSSO E VERDE
Vi guardo dall’alto
La vita si disperde
Sul grigio dell’asfalto
Appeso ad uno squarcio
Sventola un bianco telo
Un odore di marcio
Si stende come un velo
ROSSO POI VERDE E GIALLO
E nulla è più come prima
Nessun canto di gallo
Sveglierà la mattina
Incubo di Pandora
Ridotto a gesto umano
Si sgretola l’aurora
Al centesimo piano
VERDE POI GIALLO E ROSSO
È mutata la storia
Rattrappisce percosso
Un grumo di memoria
Sul grigio del selciato
Si accartoccia silente
Qualcosa che in passato
Chiamavamo Occidente
Cerco nei miei colori
Una luce più vera
Per narrare i terrori
Di questa eterna sera
Ma non riesco a trovare
Nella mia tricromia
La tinta per spiegare
Questa umana follia
Raffaele Mantegazza
Io mi ricordo che quel brutto giorno ero a casa, guardavo la tv e ad un certo punto vedo sto palazzo tutto infuocato e ho detto "sara’un film" cambio canale, poi ancora, cambio più volte e mi accorgo che su tutti i canali ce la stessa cosa. Quando ho capito il disastro che stava succedendo non ho potuto fare altro che stare a guardare scandalizzato. Mi ricordero’ sempre quel maledetto giorno come se fosse ieri.
(Manuel da Porto Ceresio)
(Vittorio Orlandini)
I pensieri correvano veloci, non si sapeva cosa fare, la completa sensazione di vuoto rendeva tutto più strano, irreale, accesi la radio per capire esattamente cosa fosse accaduto, si parlava di probabile attentato, quando all’improvviso un cronista comunicò che anche il Pentagono era stato oggetto di un tremendo schianto e poi il nulla, altre vite si erano appena spezzate! Ogni giorno, mi chiedo, ma quanti 11 settembre avvengono nel mondo tutti i giorni, le morti continue in Iraq ( ormai non fanno più notizia ), la Palestina ed Israele, quante morti soprattutto di bambini, l’ Afghanistan con i suoi immensi problemi e continui attentati, la dimenticata Africa, dove ogni giorno migliaia di bambini innocenti muoiono a causa di inutili guerre e per la fame. Noi siamo li, a vivere quello che ci circonda, a volte con assoluta indifferenza, incapaci di reagire e provare a far qualcosa per cambiare questo mondo. A volte ci proviamo, ma forse non basta e non basterà mai, speriamo che le ali di coloro che oggi non sono più con noi, riescano a volare la dove ancora non riusciamo ad arrivare.
L’11 settembre ero al mare. Sentii le prime notizie, ancora abbastanza confuse, dalla radio. Non potevo crederci. Come era possibile, mi domandavo, che si calpesti così la libertà, la vita, il futuro di un intero paese? Certo, c’era da aspettarselo, prima o poi, ma l’indignazione per quanto accaduto non mi ha più lasciato, da allora. Era l’11 settembre 1973, e in Cile gli USA uccidevano Salvador Allende e migliaia di cileni.
(Ferdi)
Cinque anni sono passati ma mi sembra ieri…Dunque, lavoro nel mondo audio/video. Quel giorni mi trovavo a Milano. Ricordo che stavo seguendo, dalla predisposta regia video, un convegno della Camera di Commercio di Milano e che su 2 dei 6 monitor di controllo c’erano sintonizzati due canali TV differenti. CNN in uno e RAI UNO nell’altro. Ad un certo punto l’occhio del mio collega finiva sulla rete CNN e vedendo la prima torre tra fumo e fiamme esclamava “ma che caxxo..sta succedendo lì ??”
Guardai anch’io le immagini e per un attimo ci guardammo in faccia senza dire nulla. Poi, complice anche RAI UNO, cominciammo a parlare di INCIDENTE/DISTRAZIONE…etc…ma nel giro di pochi minuti, in diretta, ecco che spuntava un altro aereo e nemmeno il tempo di dirsi “ ma..” quello si era infilato, come una lama, nella seconda torre… Sono stati attimi di silenzio, poi imprecazioni, poi pensieri confusi che si intrecciavano con i commenti delle varie televisioni…Credo che solo dopo 15/20 minuti ci siamo ricordati del convegno che era in corso nella sala al primo piano dell’edificio…e in quei momenti molte delle persone che lavoravano lì si erano assembrate in regia, per vedere, capire, che cosa fosse accaduto, paralizzando di fatto tutte le attività in corso. Sono rimasto delle ore a discutere a pensare, a cercare di capire con altre persone cosa fosse successo e cosa sarebbe successo…Alla fine del lavoro, intorno alle 18.00, presi la metrò per recarmi in stazione Cadorna a prendere il treno delle FNM. Era semideserta in quell’ orario che di solito brulicava di passeggeri…
Sul treno poche parole con gente sconosciuta, molti luoghi comuni e forse tanta rabbia mista a tanta riflessione.
Poi finalmente l’arrivo a casa, dove trovai una TV, già accesa, che trasmetteva ogni 30 secondi immagini di quei terribili istanti che non dimenticherò mai.
(Marco Galli)
ricordo ancora l’emozione provata entrambi gli anni seduta lì…sulla panchina a ridosso della vetrata guardando giù e tutt’attorno verso Manhattan…..uno spettacolo che mi rimarrà per sempre impresso nel cuore!
(Livia)
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